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L’Italia, un paese rifondato sullo sdoganamento

Creato il 05 maggio 2010 da Paz83

Se vai a guardare un po’ distrattamente può sembrare che il nostro sia uno di quei paesi molto avanti, davvero liberali. Uno di quei paesi in cui una certa retorica da perbenismo è stata messa da parte, perché ti dici che molte cose in fondo sono state sdoganate e che forse nel nuovo millennio era anche ora che succedesse. Gran parte del merito, come sempre più frequentemente negli ultimi venti anni, è da attribuire alla televisione, grande amplificatore della nostra società, l’unica forse ad aver in qualche modo unito l’Italia dopo Garibaldi, almeno nelle prime fasi della sua vita, e già per questo uno si dovrebbe porre delle domande, ma andiamo avanti; dicevo che parecchie cose sono state sdoganate e ripulite da quel moralismo vincolante e così politicamente corrott… ehm volevo dire corretto, o almeno a prima vista, perché se vai a guardare meglio, rispetto a quel distrattamente, scopri che ad essere stati sdoganati sono: i diti medi dai palchi delle manifestazioni e rivolti all’altra parte dell’elettorato, quello che non vota per noi, offese in diretta TV rivolte all’interlocutore di turno, schiaffi, litigi, bestemmie, turpiloquio, apologia di fascismo, per non parlare dei reati di vilipendio:

  • Vilipendio del presidente della Repubblica (art. 278)
  • Vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate (art. 290)
  • Vilipendio alla nazione italiana (art. 291)
  • Vilipendio alla bandiera italiana (art. 292)
  • Vilipendio di bandiera o emblema di Stato estero (art. 299)
  • Vilipendio della religione (art. 403-404)

tutti più o meno imbroccati prima o dopo, senza nessuna cautela o scrupolo, da questa o da quella parte politica e non, e ancora intolleranza, razzismo, violenza, superficialità. Si è sdoganata pure l’idea che l’ignoranza paga, sdoganata anche l’idea che la Costituzione su cui fonda le sue radici democratiche il nostro paese non sia altro che carta da parati sostituibile non appena la carta si ingiallisce. Sdoganata la possibilità di non sentirsi parte del paese nella sua interezza nonostante quel paese lo si stia governando e lo si rappresenti in veste politica, Sdoganata la possibilità di poter ridimensionare il valore morale, storico e civile dei passaggi e delle date fondamentali del nostro paese e delle sue commemorazioni, sdoganato un vandalico revisionismo storico che la revisione la porta solo nel nome, perché in realtà si limita esclusivamente a cancellare, rimuovere lasciando spazi bianchi e immacolati al posto del rosso del sangue versato da chi ha lottato anche per loro, quelli che sdoganano tutto senza pudori, sdoganate le offese ai caduti dei giorni nostri (che piacciano o meno) e alle loro famiglie con una totale mancanza di senso del pudore, del rispetto della dignità altrui e di quello che in ogni caso un morto dovrebbe avere, e questo vale anche per chi è spirato perché sono state sdoganate le inadempienze di chi a prescindere dovrebbe tutelare la nostra incolumità, che noi siamo colpevoli o meno, dietro le sbarre o fuori. Insomma, se vai a ben vedere di cose ne sono state sdoganate parecchie. E’ stato un po’ come aprire il famoso vaso di Pandora. Una volta che si è partiti e man mano che si va avanti diventa difficile mettere un freno. Nel mito si legge (se non ricordo male) che nel vaso, sul fondo, rimase solo Elpìs (personificazione della speranza) che però non fece in tempo ad uscire perché il vaso venne a quel punto nuovamente sigillato. A ben guardare in Italia abbiamo sdoganato quasi tutto, il vaso è quasi vuoto e sul fondo rimane per paradosso solo l’Itala e la speranza per essa, con quello che rappresenta annessi e connessi.

(certo l’elenco non è completo e per dimenticanza e per non rendere questo post più simile ad una Treccani, ma se ti viene in mente qualche altro sdoganamento puoi sempre scriverlo nei commenti)


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