L’Italia vuol ricostruire i rapporti con Mosca. Ma Kiev non è d’accordo

Creato il 29 aprile 2015 da Alessandroronga @alexronga

L’Ambasciata ucraina a Roma ha inviato martedì al Ministero degli Esteri italiano una richiesta ufficiale di spiegazioni riguardo alle dichiarazioni rilasciate la scorsa settimana da Federico Eichberg, dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico e consigliere di Invitalia (l’Agenzia italiana per l’attrazione degli investimenti esteri), che intervenendo ad un convegno aveva annunciato che l’Italia non sosterrà un ulteriore prolungamento delle sanzioni Ue nei confronti della Russia. La notizia è riportata dal quotidiano ucraino Evropejskaja Pravda: secondo il giornale, che cita fonti diplomatiche di Kiev,  l’ambasciatore ucraino Heorhiy Chernyavskyi avrebbe consegnato una nota  alla Farnesina in cui verrebbero espressi dei dubbi riguardo alla competenza di Eichberg ad assumere posizioni sull’argomento-sanzioni a nome del governo italiano. Inoltre, stando sempre a quanto riferito dal giornale, Kiev avrebbe anche chiesto al Ministero degli Esteri una dichiarazione ufficiale in risposta alle affermazioni di Eichberg, «che contraddicono la posizione finora espressa del governo italiano».

Se la notizia venisse confermata, la nota ucraina (poco diplomatica e molto arrogante) metterebbe in evidenza un certo nervosismo da parte del governo di Kiev nei confronti di quello di Roma, dettato dalla consapevolezza che sul tema delle sanzioni la posizione italiana, ultimamente, pare alquanto mutevole. Basta considerare le recenti dichiarazioni del ministro Padoan, che lunedì ha auspicato una rapida cancellazione delle sanzioni in nome della crescita della partnership economica tra Ue, Italia e Russia. Affermazioni che fanno eco a quelle di un mese fa del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a proposito della necessità per l’Italia di ricostruire i rapporti con Mosca.


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