Le cronache ci informano "All'oratorio scatta il divieto di parlare le lingue straniere". Siamo a Pontoglio in provincia di Brescia e la decisione è maturata tra il parroco don Angelo Mosca e il curato dell'oratorio don Massimo Regazzoli. "Noi crediamo - dicono - che per integrarsi bisogna anzitutto rispettare regole e consuetudini del Paese ospitante, a partire dalla lingua, oltre alla buona educazione. Secondo i dettami cristiani del Vangelo, noi all'Oratorio accogliamo tutti, indipendentemente dal colore della pelle e dalla religione. Ma non possiamo più tollerare i gruppetti di stranieri che parlano ognuno il proprio idioma, incomprensibile per gli italiani e per le altre etnie. L'episodio biblico della torre di Babele viene alla mente".
Chi non accetta le regole, dunque, è fuori perchè l'italiano deve essere il ponte che unisce attorno all'idea di oratorio. Ho letto l'articolo e ho sorriso pensando all'ex parroco di questo paese dell'Ovest bresciano, don Angelo Chiappa, vulcanico prete bresciano, ormai 70enne, che aveva salutato i suoi parrocchiani un paio di anni fa per motivi di salute (oggi si dedica alla pastorale dei migranti) con un messaggio polemico nei confronti dell'amministrazione civile che aveva escluso gli stranieri dai bonus bebè. Leggo e penso al lavoro prezioso di tanti preti che erano migrati in Svizzera e in Germania con i loro fedeli facendo della lingua delle origini il prezioso elemento in cui veniva custodita un'identità, una fede, un orgoglio.
Leggo e rimango perplesso dal divieto che assomiglia molto all'obbligo, inventato in un comune non molto distante dal Pontoglio, Trenzano, e cassato dalla magistratura, in cui si imponeva alle associazioni di utilizzare la lingua italiana nelle loro riunioni. Leggo e penso che l'italiano è per antonomasia la lingua dell'integrazione, la lingua che mette in comunicazione tutti, il passo necessario per il dialogo (tanto che anche nelle moschee si parla italiano per far comunicare il Musulmano del magreb con il pachistano o il senegalese), imporlo con bolla papale, vietando, di conseguenza, l'uso lingua madre ha il senso della costrizione inutile, del rifiuto, ha il senso dell'integrazione imposta, più che facilitata, del divieto acefalo che non fa onore ad una comunità educante come quella di un oratorio.
A Pontoglio hanno evocato l'episodio biblico della Torre di Babele dove Dio confuse le lingue degli uomini (credo secondo l'interpretazione che vuole in quel gesto la punizione contro la superbia umana di voler costruire una torre talmente alta da toccare il cielo, e non secondo l'accezione che le lingue furono confuse per spingere gli uomini a popolare la Terra e ad arricchirla) quasi a giustificare l'imposizione di un unico idioma all'Oratorio. Sarebbe stato più naturale però aspettarsi che i sacerdoti evocasero invece della Torre di Babele lo Spirito santo, che, sceso sugli Apostoli, diede loro (Atti 2, 1-11) la facoltà di farsi comprendere da tutte le lingue del mondo.
Ma forse in questo oratorio bresciano, scusate la battuta, ad uno Spirito Santo così potrebbero anche chiedere il permesso di soggiorno.
L'italiano all'oratorio: la torre di Babele e lo Spirito Santo
Creato il 10 settembre 2010 da MarcotoresiniPossono interessarti anche questi articoli :
-
New World Order, ci può salvare solo Putin
“Illuminati”. Come – se stiamo alle parole scritte dal noto romanziere Dan Brown in “Angeli e Demoni” – Galileo Galilei e Gian Lorenzo Bernini. Leggere il seguito
Il 26 giugno 2015 da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Analisi d’intelligence: criticità e benefici del sistema di spionaggio e...
Print PDFdi Alessandro ContinielloIn questo periodo storico, alla luce dei tragici accadimenti francesi, i sistemi d’informazione e sicurezza di tutti i Paesi... Leggere il seguito
Il 26 giugno 2015 da Bloglobal
OPINIONI, POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Al bar
Più che un bar sembra un convivio di saggi, almeno la prima impressione che dà è quella. L’insegna, d’altronde, reca il titolo di un’opera di Platone: la... Leggere il seguito
Il 23 giugno 2015 da Malvino
SOCIETÀ -
L'odore dell'escalation al mattino
(Uscito sul Giornale dell'Umbria)Qualche settimana fa la Reuters pubblicava un'inchiesta fatta dai suoi giornalisti in Ucraina. Leggere il seguito
Il 23 giugno 2015 da Danemblog
SOCIETÀ -
Il Gesuitico Renato Ruggiero e l'OMC
Renato Ruggiero (Napoli, 9 aprile 1930 – Milano, 4 agosto 2013) è stato un diplomatico e politico italiano, che, dopo aver raggiunto i massimi gradi della... Leggere il seguito
Il 22 giugno 2015 da Nwotruthresearch
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Ue-Russia, il peso economico delle sanzioni
Che le sanzioni dell’Ue alla Russia provochino una perdita in termini economici a tutti gli attori coinvolti è circostanza risaputa, meno conosciute sono le... Leggere il seguito
Il 22 giugno 2015 da Fabio1983
SOCIETÀ