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L'Italien

Creato il 08 aprile 2013 da Annanihil
L'Italien Il titolo di questa commedia francese mi preoccupava molto.
"Oddio, che altro avranno da dire questi francesi su di noi?!"
Il film inizia con "L'italiano" di Toto Cutugno. Subito appare il nostro connazionale. Seduttore, esteta, modaiolo. Usa a scrocco una Maserati della concessionaria in cui lavora. Ogni mattina si fa portare il caffè dalla segretaria. Fa il simpatico. Ha sempre la risposta giusta grazie a un paio di modi di dire italiani. Sa convincere i clienti. Il capo stravede per lui.
Il nostro italiano, in realtà non si chiama Dino Fabrizi ma Mourad Ben Saoud.
I genitori di Mourad vengono dall'Algeria. Sono ormai anni che vivono in Francia, ed è lì che hanno messo al mondo i loro figli.
Perchè Mourad, nato in Francia, ha sentito la necessità di fingersi italiano?
Perchè il suo nome fa paura.
Eppure ha un bellissimo significato, vul dire "Desiderio".
Non c'erano case in affitto, nè lavoro per Mourad, ma per Dino sì.
Così ha cominciato a mentire.
A parte un suo carissimo amico ebreo che conosce la verità, la sua fidanzata, i suoi colleghi di lavoro, tutti sono convinti che sia italiano!
Mente persino alla sua famiglia. I suoi pensano che lui lavori in Italia!
Mi piace pensare che abbia scelto di fare l'italiano perchè è una maschera che gli permetteva di essere allegro e godereccio.
Ci vedono così, ormai lo sappiamo. Poteva andarci peggio.
Ogni popolo paga pegno per le sue azioni, ogni popolo è destinato a combattere contro un pregiudizio.
I tedeschi, per esempio, non saranno mai liberi dall'onta del nazismo e dello stermino degli ebrei. Li vediamo e  li vedremo sempre rigidi, austeri e poco sentimentali.
I musulmani, da sempre guardati con diffidenza perchè espressione di un mondo molto diverso dal nostro, hanno visto la loro immagine agli occhi del mondo definitivamente rovinata dall'11 Settembre 2001.
Questa commedia francese del 2010, non fa mai esplicito riferimento all'attentato, ma ne racconta le conseguenze che, a distanza di anni, persistono nella quotidianità di chi non ha mai avuto nulla da spartire con i fondamentalisti ed è costretto a pagare per un pregiudizio.
Tema serissimo ammorbidito da buone battute e un lieto fine.
Protagonista Kad Merad, attore di origine Algerina, volto molto popolare del cinema francese grazie al fortunato "Giù al Nord". Bravissimo, ottima pronuncia italiana!
Colonna sonora tutta made in Italy! Cutugno, Ricchi e Poveri, Ornella Vanoni, Nicola Arigliano...

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