L’ndrangheta è una potenza economica, secondo la DDA nella sua relazione sulla criminalità mafiosa l’‘ndrangheta è un mostro in armi che muove migliaia di uomini e miliardi di euro (50 mila gli affiliati ipotizzati in tutto il mondo). Basti pensare che negli ultimi due anni, in oltre cento episodi diversi su tutto il territorio nazionale, sono stati sequestrati a imprenditori ritenuti collusi con le ‘ndrine beni per oltre un miliardo di euro. In Lombardia, in particolare, la ‘ndrangheta è ormai radicata e in parte con caratteristiche di indipendenza. “Dunque – rileva la Dna – siamo a qualcosa di molto simile rispetto a quanto si riscontra in Calabria. I soggetti che hanno sviluppato le strutture in questione operano secondo tradizioni di ‘ndrangheta: linguaggi, riti, doti, tipologia di reati sono tipici della criminalità della terra d’origine e sono stati trapiantati in Lombardia dove la ‘Ndrangheta si è trasferita con il proprio bagaglio di violenza”.
Nel territorio lombardo, prosegue la relazione, “è avvenuta una vera e propria ‘colonizzazione’ da parte della criminalità calabrese nel tessuto socio-politico-economico della regione. L’associazione ‘ndranghetista localizzata in Lombardia non è semplicemente l’articolazione periferica della struttura criminale calabrese sorta e radicata nel territorio d’origine ma è invece un’associazione dotata di una sua autonomia operativa, benché fortemente collegata al crimine calabrese”. “La ‘Ndrangheta ha soppiantato per importanza, pericolosità e volume di affari perfino Cosa nostra ed ora sta pesantemente cercando di mettere le mani sull’Expo 2015, sulle opere connesse, infrastrutture stradali e cantieri”. Così scrive, in un lungo articolo, Poliziamoderna (la rivista della Polizia di Stato) che ha raccolto la preoccupazione del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, secondo cui la ‘Ndrangheta “è l’unica organizzazione criminale presente in tutti i cinque continenti”.