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L’occasione perduta

Creato il 19 novembre 2010 da Speradisole

Taluni del PDL si dispiacciono ed hanno dei mal di pancia terribili,  per l’occasione perduta.

Non gliene importa nulla del capo papi,  della possibile sfiducia, per la fine, forse, del “legittimo impedimento”, pensano al portafoglio e l’osservano con tristezza, scuotono la testa e si rammaricano: “poteva essere più sostanzioso, peccato”.

Le lacrime amare sono dettate da problemi concreti.

Il rimorso di non essere passati al FLI nei tempi giusti.

Con la l’apertura degli acquisti promossa da Berlusconi, potrebbero contare, in questi giorni,  su alcuni milioncini di euro, per tornare, come agnelli pentiti e pagati,  al PDL.

Ma l’occasione è sfuggita. Che peccato mormorano in molti.  Intanto l’ottantenne italo argentino, Giuseppe Angeli, è tornato alla casa madre. Ha cambiato partito tre volte in un mese.  L’età è saggezza – dicono -  e gli affari sono affari.

Ne mancano solo un paio, blatera la Santanchè.  Dopodiché abbiamo la fiducia anche alla Camera. Trionfante e pimpante, si agita come una diavolessa,  lei che, in quanto a fedeltà, lascia un po’ a desiderare.

Per il mercato libero, Berlusconi ha a disposizione un  mese. Un tempo lunghissimo che gli è stato regalato e che lo rassicura. Intanto si pensa all’assalto alle TV.

Un mese è lungo da passare, ma il bene del paese non conta, la crisi può anche ammazzarci. Ma ancora una volta si debbono fare i comodi del  cavaliere.

In ogni modo, quand’anche la raccolta disperata della Santanchè, avesse qualche risultato e Berlusconi riuscisse ad avere la fiducia anche alla Camera, la vittoria sarebbe così risicata, che al primo scoglio, si sarebbe di nuovo da capo a 12.

La situazione di agonia del governo non giova a nessuno, neppure a Berlusconi.

Tuttavia dormirà con incubi spaventosi, nel timore che salti fuori qualcun altro che, preso dal desiderio di legalità,  gli reciti il “Lentamente muore” di Pablo Neruda o gli faccia sentire il suono della sirena.



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