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L’ occhio delle renne

Creato il 04 giugno 2011 da Ethology @richardbar

Le renne dell’artico sono in grado di vedere al
di là dello spettro della luce “visibile” fino
all’ultravioletto vicino. I ricercatori ritengono
che la visione UV possa essere utile alle renne
per distinguere il cibo e i predatori nel bianco
onnipresente dell’inverno artico e nella fioca luce
della primavera e dell’autunno.
Grazie alla capacità di assorbire gli ultravioletti,
agli occhi delle renne i licheni, che costituiscono
il loro alimento principale, dovrebbero apparire
neri e pure il tradizionale predatore delle renne,
cioè il lupo, dovrebbe stagliarsi più scuro e
meglio identificabile sullo sfondo della neve.
Anche l’urina apparirebbe più distinguibile grazie
alla visione UV, avvertendo gli animali della
presenza di altre renne o di predatori.
L’occhio umano ha la capacità di percepire le
lunghezze d’onda comprese fra i 700 nanometri circa,
che corrispondono al rosso, e i 400 nanometri,
che corrispondono al violetto. Le renne sono
in grado di vedere invece fino ai 350-320 nanometri
e non sembrano subire alcun danno da questa capacità.
Fonte: The Journal of experimental biology


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