Grazie a Marta per questa bellissima pola.
Se provate a fare un giro su facebook potete notare gruppi di cittadini valbormidesi che vogliono l'annessione al Piemonte, veneti che vogliono essere trentini, piemontesi che vogliono essere lombardi, e avanti così.Ma cos'è l'identità? perché dobbiamo per forza sentirci parte di qualcosa: una nazione, una regione, un paesino? Nel corso dei secoli il motore identitario ha guidato molti processi sociali: le guerre di religione, il nazionalismo, la lotta di classe, il razzismo. Il senso d'appartenza totale ad una religione, ad uno stato, ad una classe sociale o una razza ha portato guerre, violenza, distruzione. In un bel libro di qualche anno fà, il premio nobel Amartya Sen analizzava l'identità, sostenendo, in sintesi, che non esiste un'unica dimensione identitaria ma una moltiplicità di identità. La religione, la visione politica, la nazionalità, i gusti artistici sono tutte espressioni della personale identità di ciascuno di noi. Questa visione, liberal, non è così condivisa in un Europa che sulle ideologie totalitarie o sulla fede, altrettanto totalitaria, ha fondato le proprie civiltà. Il legame con la nostra terra d'origine non è una forma d'identità? Il municipalismo, spesso infantile, che caratterizza molte nostre terre è, forse, l'espressione primaria di un'identità collettiva che riempe la natura delle singole persone. Per affrontare la vita, molti di noi hanno bisogno di sentirsi parte di identità collettive forti: l'appartenza al vecchio Pci era una colla incredibile per molte persone. Abbiamo bisogno di legami e relazioni sociali che riempono la nostra personalità. Anche quando cerchiamo l'eremitismo il nostro ego si riempe del piacere di appartenere alla categoria degli "eremiti". Questo discorso non vale solo per la politica, la religione o l'appartenenza ad una comunità locale ma funziona anche con i nostri hobbies o i nostri gusti artistici e musicali: i fotografi legano con i fotografi, i pittori con i pittori. La natura umana, al contrario di quanto pensa la nuova ideologia dominante dell'individualismo del libero mercato, è necessariamente empatica. Potremmo anche scappare in mezzo al mare e tentare la fuga dal mondo ma, prima o poi, troveremo la terra ad aspettarci, soprattutto se confondiamo i laghi con gli oceani.
Magazine Società
Potrebbero interessarti anche :