E' davvero un piccolo miracolo che dai 3 ulivi di Piazza San Nicolò sia stato estratto l'olio, grazie a don Roberto Vinco e don Marco Campedelli che rendono questa città più bella e accogliente.
LA STORIA. Nell'area comunale, dove sono tornati a giocare i bambini
Dodici litri d'olio Piazza San Nicolò compie il miracolo
Enrico Giardini
Fatto con le olive delle tre piante sul sagrato, che non si potrebbero raccogliere. Ma il sindaco ha dato il permesso. E i parroci confezionano tante bottigliette
domenica 10 gennaio 2016 CRONACA, pagina 19
Miracolo di Natale in centro storico. Dalle olive raccolte sugli ulivi di piazza San Nicolò, sul sagrato dell'omonima chiesa a due passi dall'Arena, sono usciti 12 litri d'olio extravergine, contenuti in bottigliette da mezzo litro, con l'etichetta, su cui è disegnata la chiesa. L'hanno prodotto i parroci di San Nicolò, don Roberto Vinco e don Marco Campedelli, da otto anni alla guida della comunità.Ora: che spremendo olive si ricavi olio è quanto di più naturale e meno miracoloso ci sia. Ma su quegli ulivi urbani pendeva da sempre una sorta di maledizione. Essendo su terreno di proprietà comunale - provengono dalla Spagna, hanno circa trecento anni e li donò alla città un benefattore - nessuno ha mai potuto raccoglierne i frutti. È vietato. Con il risultato che le olive cadono sulla piazza (da qualche anno diventata un bel sagrato in pietra bianca, realizzato dal Comune, senza più auto circolanti davanti alla chiesa), e vengono inevitabilmente schiacciate. Con duplice effetto negativo. Macchie nere sulla pavimentazione bianca e passanti che, calpestandole, scivolano e rischiano di cadere.Nelle ultime settimane, però, la svolta epocale. Raccontata dallo stesso parroco don Roberto Vinco - docente di filosofia allo Studio teologico San Zeno, per tanti anni professore di religione al liceo Maffei, dove ora insegna don Marco Campedelli - durante l'omelia del primo gennaio. Fra l'altro nel giorno dei suoi 70 anni, ricordati con alcune riflessioni in un libretto da lui pubblicato dal titolo Credo di credere. Il piacere di pensare.A un giovane, che con altri chiede l'elemosina davanti alla chiesa - "sono gli amici che ci danno il buongiorno e chiedono un euro per il caffè", spiega don Vinco - il parroco ha detto: "Ma tu non devi chiedere l'elemosina. Devi andare a cercarti un lavoro. Lui però mi ha risposto che era da mesi che lo stava cercando, invano. Allora te lo do io, il lavoro. Gli ho portato un secchio e l'ho invitato a raccogliere i frutti dai tre ulivi davanti alla nostra chiesa, quest'anno stracarichi".Solo che non è permesso raccogliere quelle olive. Qualcuno lo ha fatto notare e la raccolta si era fermata. Rientrando in parrocchia don Roberto ha trovato però una signora con una lettera. Scritta dal sindaco Flavio Tosi - a cui si era rivolta protestando per il divieto - che autorizza a raccogliere. "Ho quindi chiamato il giovane invitandolo a proseguire e poi ho portato le olive da mia sorella, che a casa sua ha degli ulivi, e il risultato sono queste bottigliette di olio che potete vedere. Penso che possiamo chiamarlo l'olio santo di San Nicolò", ha ricordato don Roberto."Ne abbiamo mandato una bottiglietta anche al sindaco. A volte basta il buon senso e il non rassegnarsi di fronte a certe cose assurde, come i divieti di cogliere i frutti, per ottenere dei veri e piccoli miracoli", ha sottolineato il prete.Il miracolo di San Nicolò all'Arena, come l'hanno definito gli stessi parroci, nasce su quel sagrato in pietra bianca. Alla cui inaugurazione fra l'altro, cinque anni fa, lo stesso parroco don Vinco, pur nell'apprezzamento per la bella opera prodotta, si rammaricò un po' con l'Amministrazione per quelle panchine con il bracciolo in mezzo, che il parroco definì "anti-accoglienza" (furono ribattezzate anti-bivacco o anti-barbone), proprio in un bel luogo riconsegnato all'accoglienza di persone.Piazza San Nicolò però nel frattempo si è rigenerata. "Ci sostano anziani, giovani, famiglie, i bambini ci giocano a pallone utilizzando come porta il portale della chiesa. Proprio come una volta. Questo è un buon segno per la città", ci spiega ora don Roberto, "perché vuol dire che la gente è tornata a riappropriarsi di quello spazio, lo sta vivendo e valorizzando".Ora arrivano 12 litri d'Olio extravergine d'Oliva San Nicolò all'Arena, Anno 2015, come recita l'etichetta sulle bottiglie. Conclude il parroco: "Madre Teresa di Calcutta diceva: ricordiamoci che l'oceano è fatto di tante piccole gocce. Non siamo chiamati a cambiare il mondo, ma tutti possiamo essere una piccola goccia di umanità". Un doppio miracolo, a San Nicolò.Nato da tre ulivi secolari venuti da lontano, donati alla nostra città. I cui frutti sono stati finalmente raccolti. E si aspetta l'annata 2016.