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Di lei sono state dette molte cose, soprattutto in seguito alla sua dipartita: qualcuno ha detto che avesse origini inglesi, altri che fosse un'irlandese puro sangue altri ancora che fosse neozelandese con origini australiane; che avesse più di cento anni; che lasciava in eredità - oltre ai proventi dei diritti venduti a Disney - una grandissima piantagione di canna da zucchero con vista sulla barriera corallina e un numero non ben identificato di azioni della società import-export dall'oriente che fondò suo nonno.Proprio come la sua Mary, nessuno sapeva esattamente chi fosse o da dove venisse. Di certo a lei non è mai interessato far luce su certe questioni ... le spiegazioni non le piacevano affatto «Solo gli americani hanno quest'ingenuo attaccamento alle istruzioni per tutto e alla verità, ma per fortuna, io non lo sono».Sicuramente è comparsa per la prima volta a Londra nel 1924, con soli dieci pence in tasca, presto dimezzati per potersi comprare un biglietto di seconda classe e una registrazione nella lista passeggeri. Alle spalle aveva lasciato un paese che non sentiva veramente suo, una famiglia importante (da parte di madre) ma opprimente e secondo qualcuno, anche molti cuori infranti. Fu per merito di sua zia Ellie che Pamela ebbe un'istruzione e una vita più o meno serena, lontana da un padre con problemi di alcol e di fantasia (raccontava tantissime storie, alcune senza senso). Forse è proprio dal padre che la Travers prende la capacità d'inventare e d'inventarsi. «"Come ti chiami?" , "Pamela" , "Che cosa sai fare?" , "Tutto!"». E infatti prima si esibisce come ballerina poi passa alla recitazione, per approdare infine alla scrittura. Inutile dire che, per la famiglia bigotta della madre, tutto questo fu scandaloso, mentre per zia Ellie fu un primo passo verso l'indipendenza. Ed è proprio sua zia a comprarle il biglietto senza ritorno per l'Inghilterra. Biglietto che le porterà tanta fortuna.
Per mantenersi inizia scrivendo dei poemetti erotici (si dice ben pagati) e comincia una corrispondenza con George Russell, che le consiglia - considerata la sua passione per i miti - di scrivere qualcosa su una maga.Durante la sua convivenza nel Sussex con Magda Burnant - figlia di un editore - prende vita la storia di una nanny burbera e indisponente, capace però di fare cose straordinarie, come volare guidando il suo ombrello. Il romanzo piace e viene subito pubblicato: nasce Mary Poppins.Quando accetta il contratto con Disney lo fa soltanto a causa dei problemi familiari che le causarono delle consistenti perdite di denaro. Con l'assegno da centomila dollari poteva risolvere i problemi finanziari, ma questo le costò caro: Disney aveva completamente sconvolto quello che lei aveva creato. La sua Mary Poppins, arguta e saccente, era diventata una "graziosa signorina che cantava canzoncine, una sciocca che cercava di rimpiazare come meglio poteva una madre distratta". Walt Disney, le aveva portato via tutto quello che di bello aveva il suo personaggio più caro. Cinque anni di lotte, litigi e riscritture non valsero a niente. Alla prima di Hollywood l'autrice non venne neanche invitata. Alla fine della proiezione, con i titoli di coda e solo allora, in piccolo, venne citata. Ormai ricca e infastidita da chi continuava a definirla una scrittrice per bambini si dedicò alla scrittura di romanzi d'altro genere. Ma nessun libro le ha portato tanta fortuna come il primo. E dato che la Travers era una a cui piaceva inventare, decise di non lasciare in mano ad altre persone neanche il suo funerale. Dà indicazioni su tutto, compresa la lettura da portare: il primo Mary Poppins, quello in cui la sua beniamina cammina con aria stizzita con in mano il suo magico ombrello.
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