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L’omofobia è gay

Creato il 16 gennaio 2014 da Molipier @pier78

Scritto da: Genny Sangiovanni 16 gennaio 2014 in Amore, Attualità, Cronaca, Politica, Società Inserisci un commento

Venerdì scorso un giovane attivista dell’associazione Luiss Arcobaleno è stato aggredito insieme al ragazzo con cui stava trascorrendo la serata con insulti omofobi, calci e pugni da due turisti, probabilmente russi, su Ponte Garibaldi”  si legge sul sito dell’associazione mariomieli. Ennesima violenza ai danni di due ragazzi gay in pieno centro a Roma, violenza che, secondo l’associazione, “deve trovare una forte e unitaria risposta a tutti i livelli da parte delle istituzioni”. Uno dei due ragazzi ha raccontato che si stavano “solo baciando”.

Intanto sconvolge il pubblico, il servizio di Lucignolo 2.0 andato in onda il 12 gennaio sull’omofobia in Italia. Il servizio mostra i commenti dei passanti e dei negozianti successivi al passaggio di una giovane coppia omosessuale.

Il commento più interessante è quello di una commerciante: “che schifo! Sono venuta sudata quando son venuti dentro perché questi qui, tutti sorridenti, vengono fino qui, Madonna!”. Il famoso terrore che genera un sorriso. Come hanno osato a sorridere?

Fino alla reazione di un passante: “sono gay? Spariamogli” mimando il gesto con la mano.

Secondo i dati dell’Istat del 2012, questi non sono casi isolati. Il 53,7% delle persone che si sono dichiarate omosessuali ha subito discriminazioni di vario tipo nell’arco della sua vita. Dati relativi all’Italia che 3 anni fa ha ospitato l’Europride, non all’ Uganda (dove è previsto l’ergastolo per le persone omosessuali) o alla Russia (dove è in vigore la legge contro la ‘propaganda gay’ che ha generato delle vere e proprie cacce ai gay e alle lesbiche nelle città). Dati relativi all’Italia che fa parte dell’Europa solo quando vuole; Europa in cui tutti gli stati hanno leggi che sanzionano la violenza contro le minoranze vulnerabili con pene severe.

Siamo nell’Italia del “meglio non esporsi troppo” anche politicamente. “Nessun governo può giustificare un cedimento sui valori” spiega infatti Alfano alla trasmissione Che tempo che fa. Quali valori e quale cedimento poi, è da verificare.

Non c’è nulla da temere, cari italiani. Infatti anche secondo Matteo Renzi non ci saranno matrimoni gay. Il segretario del Pd ha dichiarato in un intervista alla domanda sulle nozze gay che “Ognuno di noi, quando a scuola il professore lo interrogava e non aveva studiato, aveva il suo argomento a piacere. Il mio era la seconda guerra mondiale. Quello di Alfano sono le nozze gay: se si trova in difficoltà su qualcosa lancia un’agenzia su questo tema e “mette in guardia” da questa sinistra pericolosa. Io non parlo di matrimonio gay. Parlo di unioni civili. Siamo l’unico Paese dell’Occidente a non avere una legge che le riconosca. La faremo”. Ottima parlantina dal quale emerge che non proporrà matrimoni gay o dalla quale emerge che nella proposta sulle unioni civili saranno incluse quelle omosessuali? Ogni interpretazione è personale.

Meglio le marce del family day perché i gay vogliono pari diritti non per farsi una famiglia “come se famiglia e omosessualità fossero intimamente incompatibili; come se gli omosessuali sbarcassero da Marte e volessero più diritti non perché spettano loro in quanto persone, ma per puro capriccio; come esistesse un copyright delle persone eterosessuali sul matrimonio, sulla famiglia e sulla società; come se quella delle coppie dello stesso sesso fosse esclusivamente una questione morale o etica, e non una questione di relazione, di affetto e di responsabilità individuale; come se la risposta alle aggressioni, alla violenza e alla discriminazione sia la trincea dell’odio mascherato da libera manifestazione del pensiero” come spiega Matteo Winkler nel suo blog.

aggressioni omofobe matrimoni gay 2014-01-16

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