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L’omosessualità non è una malattia – sempre che il Professore capisca l’inglese.

Da Arturo Robertazzi - @artnite @ArtNite
  • Categoria Stopmaco
  • Categoria Cervello

Che io mi senta in dovere di scrivere questo articolo nel 2012 indica quanto l’Italia è, per molti versi, impantanata in una palude di ignoranza, pregiudizio e omofobia.
… Beh, lo dico proprio chiaramente: mi sono rotto le balle di sentire nei giornali e nelle televisioni italiane professori che usano argomenti scientifici per dimostrare che l’omosessualità sia una malattia.

Che ci piaccia o no il sesso anale, che ci piaccia prenderlo o darlo, mi dispiace dirlo così, non vorrei scioccare il Professore, ma il punto è che l’omosessualità non è una malattia mentale.

Non è un’opinione mia, che ovviamente varrebbe molto di meno di quella del Professore, ma opinione ufficiale.

Innanzitutto la World Health Organization ha stato stabilito che l’omosessualità non è una malattia il 17 maggio 1990. Il 17 maggio è infatti diventato da 22 anni un giorno di festa per molti uomini su questa terra ed è la giornata mondiale contro l’omofobia:

On 17 May 1990, the General Assembly
of the World Health Organization (WHO) removed
homosexuality from their list of
mental disorders

Negli anni settanta – capite, ben 40 anni fa! – l’American Psychological Association ha affermato che l’omosessualità non è una malattia:

In the mid-1970s, on the basis of emerging scientific
evidence and encouraged by the social movement
for ending sexual orientation discrimination, the
American Psychological Association (APA) and other
professional organizations affirmed that homosexuality
per se is not a mental disorder and rejected the
stigma of mental illness that the medical and mental
health professions had previously placed on sexual
minorities


Infine, un report firmato dal Royal College of Psychiatrists, conferma:

There is now a large body of research evidence
that indicates that being gay,
lesbian or bisexual is compatible with
normal mental health and social
adjustment.

L’omosessualità non è una malattia. E questo è un fatto (ho riportato qui tre documenti diversi, ma avrei potuto citarne centinaia).

La prego, quindi, Signor Professore: non usiamo la Scienza per giustificare le sue opinioni errate, retrograde e offensive.

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