Un'allegra canzone per bambini di oltre dieci anni fa, diceva: "L'onda del mare non è stanca di ondeggiare è un'onda ballerina che il vento fa danzare... ecco ora sale su e poi ritorna giù, su, giù, su, giù..." E con i bambini si simulava l'ondeggiare del mare imparando coordinate spaziali, ritmo musicale. Ma non ci siamo mai chiesti, allora, come si forma l'onda del mare, nè a nessuna di noi maestre venne in mente di spiegarlo.
Come si forma l'onda del mare?
Il ritmare ipnotico del mare in movimento, il cullante ritmo del flusso apparente dell'acqua, a volte placido, a volte talmente intenso da formare veri e propri muri d'acqua è dovuto all'azione del vento.
Il vento spinge sulla superficie creando un movimento ondulatorio, in realtà l'acqua non si sposta, come possiamo notare seguendo questo esperimento: se noi provochiamo un movimento che simuli l'onda nell'acqua della bacinella su cui galleggia un tappo, esso rimane fermo al suo posto.
Ma tutti noi vediamo da terra il movimento rotatorio dell'acqua che giunge sino a riva. Ciò che a noi è dato di osservare non è più un'onda bensì un frangente, in realtà si tratta dell'onda che ad un certo punto diventa talmente ripida da non riuscire a stare in piedi e quindi la cresta (il punto più alto) precipita dando origine al movimento.
Occorre dire che il meccanismo delle onde non è del tutto spiegato, una volte innescate dal vento con l'increspatura dell'acqua e il conseguente movimento ondulatorio, si chiamano onde vive, le onde vive si spostano poi per inerzia dal punto in cui sono nate diventando onde morte, man mano che si allontanano da quel punto perdono anche d'intensità. E' capitato a tutti di osservare che il moto ondoso continua anche dopo che il vento è cessato.
Le onde che cavalcano i surfisti, anche se così intense e spaventose non sono onde vive ma onde morte che si frangono sulla spiaggia.
Sicurezza in mare
Il fascino del mare non deve trarre in inganno, solitamente i bambini sono grandi amanti dell'acqua. Se sono piccoli è opportuno che prima di entrare in acqua, una volta avvenuto il processo digestivo, indossino con qualsiasi tempo i "braccioli", se il mare è poco mosso il bagno va fatto sotto la sorveglianza diretta di un adulto esperto nuotatore. Se invece è mosso è meglio godere dello spettacolo da lontano, cogliere l'occasione per spiegare come si formano le onde, o improvvisare dei giochi in spiaggia. I braccioli si possono abbandonare quando si è raggiunta la capacità di galleggiamento e si è imparato a nuotare con una certa sicurezza, finchè non si diventa nuotatori esperti è consigliato nuotare trasversalmente alla riva.
Giocare con i frangenti in spiaggia è un'attività praticata da molti, ma non di rado viene sottovalutata la presenza del vento che rinforza il moto ondoso e di correnti che spesso impediscono il rientro a riva.
Capita spesso nelle spiagge sarde di dover soccorrere persone che incautamente giocano con le onde nei giorni di maestrale intenso. Non solo queste persone mettono a rischio la loro vita ma anche quella dei soccorritori. Se non si è soccorritori esperti è meglio restare a riva e lanciare il salvagente con una corda.
Onde e Maree Approfondimento
Attività per i bambini: l'onda ballerina
I credits delle foto, realizzate a Costa Verde la scorsa estate, sono i miei.
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