Provocazione intollerabile per le Nazioni Unite
Le Nazioni Unite hanno definito una “provocazione intollerabile” il lancio del missile a lunga gittata da parte della Corea del Nord. A seguito di questa provocazione, l’Onu si è detto pronto a emettere in breve tempo una nuova risoluzione con sanzioni per la Corea del Nord. Il lancio del 7 febbraio ha disatteso quanto richiesto dalla comunità internazionale, e pertanto un simile gesto non può che essere “intollerabile” a livello mondiale. Sul fronte orientale la scelta di effettuare il lancio in coincidenza del primo giorno di vacanze in Cina è stato interpretato come un’ennesima provocazione. Pertanto, l’ambasciatore giapponese Yoshikawa ha confermato che il missile della Corea del Nord “ha sorvolato il Giappone inabissandosi nei pressi delle Filippine”. Quest’atto, dunque, è stata un’autentica minaccia per molte persone.
La tesi dell’ambasciatore russo
Da parte russa, l’ambasciatore del Cremlino all’Onu, Vitaly Churkin, ha fatto sapere che la risoluzione contro la Corea del Nord “dovrà essere pesante ma ragionevole”, guardando di non far sprofondare il Paese in una crisi umanitaria che porterebbe a un esacerbarsi delle tensioni. La proposta della Russia è rivolta a una “riapertura dei colloqui”, sebbene la situazione della Corea del Nord ad oggi muova in direzione contraria. Le Nazioni Unite, infatti, fanno sapere che Kim Jong-un ha adoperato per il lancio la tecnologia balistica in uso per i missili, e così facendo ha infranto le risoluzioni Onu del 2006. Di tutto punto la Corea del Nord ha riferito che il lancio del 7 febbraio è pienamente rientrato nel programma spaziale, estraneo ad ogni interesse di tipo militare e o di offesa.
Ulteriori provocazioni da parte della Corea del Nord e il sistema Thaad
C’è chi guarda, tuttavia, con sospetto le manovre della Corea del Nord, ancor più se si pensa che il recente lancio è avvenuto ad un mese dal quarto test nucleare del 6 gennaio scorso. Un’ennesima violazione delle risoluzioni internazionali. Ma si parla che ancora stamani è accaduto un’altra provocazione da parte di Pyongyang. Una nave di pattuglia nordcoreana avrebbe sconfinato in acque sudcoreane presso l’isola di Socheong. Il rientro della nave battente bandiera della Corea del Nord sarebbe avvenuto solo dopo che la marina di Seul ha lanciato un segnale di avvertimento.
Sul fronte cino-nordcoreano (Pechino e Pyongyang), ciò che più preoccupa è l’annuncio di Yoo Jeh Seung, funzionario del Ministero della Difesa sudcoreana. Stati Uniti e Corea del Sud vogliono lavorare in direzione del posizionamento del Thaad, uno dei più sofisticati sistemi antimissile. Per la Corea del Nord un simile accordo inasprirebbe ulteriormente le tensioni internazionali, dal momento che andrebbe ad aggiungersi alla presenza di 28mila soldati statunitensi che già stazionano in Corea del Sud. Lo stesso vale per la Cina di Xi Jinping, che guarda all’accordo con assoluto sospetto.
Tags:America,Corea del nord,Corea del sud,lancio,missile,Nazioni Unite,ONU,pyongyang,sanzioni,seul. washington,stati uniti