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L’operaio suda e spera,sul tubo del colosso d’acciaio.

Creato il 06 agosto 2012 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA
L’operaio ha cambiato e modificato il concetto stesso di manovalanza e rischio fisico.
L’operaio,oggi,sa bene cosa e’ diossina,veleni,fumi e ubbidienza,ubbidienza al padrone che,anche se inquina,e’ giustificato.
Prima,l’operaio magari ai tempi dell’Italsider,non capiva,era ignorante in materia di rischio o conosceva parti dei rischi del suo mestiere.
La rete ha fatto guai,per l’operaio.Sa e conosce tutto,scende in piazza difendendo il padrone e dice che si esagera,che l’ambientalista e’ un kamikaze contro il diritto di lavorare,di inquinare appunto.
L’operaio in passato era usato e manipolato perche’ ignorava il rischio,faceva operazioni pericolose perche’ il padrone aveva deciso cosi’ e basta.L’OPERAIO SUDA E SPERA,SUL TUBO DEL COLOSSO D’ACCIAIO.
Oggi l’operaio sa,fa cio’ che dice il padrone,conosce i suoi rischi,ma non rinuncia a correrli perche’ non ha alternative e allora diventa,a sua insaputa,un ingranaggio del meccanismo pericoloso della produzione.
E soffre,per questo,certo.
Soffre e bestemmia,su di un tubo,per quello che deve fare e per cio’ che rischia nel farlo.
Ma agisce,in gruppo e si forma una coesione anche sui social network come una litania di gruppo,una seduta dal psicologo per sviscerarne fuori i contenuti tenuti dentro,i suoi rancori,e per giustificare cio’ che il padrone fa,nell’aria.
L’operaio e’ messo dinanzi a una scelta,difficile e crudele.
Lavorare e portare a casa stipendi e spera,spera che quel tribunale,quei signori che hanno pure loro dei figli,possano capire e dire che il diritto al lavoro si e’ giustificato ma senza inquinare,salvaguardando i posti di lavoro e migliorare le tecniche in sicurezza ambientale degli impianti.
L’operaio chiuso nel suo dolore personale,sotto il caldo suda e spera.
 


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