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L’ora di Brunetta, economista "urla e getta"

Creato il 02 maggio 2013 da Tafanus
L’ora di Brunetta, economista L’ora di Brunetta, economista

I Tg di giovedì 2 maggio - La diciassettesima legislatura e il gabinetto Letta si sono aperti nel nome di Berlusconi e del suo profeta, Renato Brunetta. Non che Grillo non abbia meritato e non meriti attenzione: anche oggi, di riffe o di raffe come vedremo, M5S è nei titoli e nei servizi per tutti. Ma è Brunetta - questa sera affiancato dal Capo intervistato a lungo da Tg 5 - a sventolare più di tutti il drappo del Pdl e a rilanciare, come in un tormentone, l'abolizione e la restituzione dell'Imu. Tg 3 e Tg 4 lo riprendono ancora una volta in quello che il direttore de La Repubblica chiama da giorni"il ricatto dell'Imu". La consueta aggressività dell'attuale capogruppo alla Camera del Pdl prende le forme di un puntare i piedi e mordere i microfoni che gli vengono offerti. Un consiglio? Non è che qualche giornalista, oltre a porgere il gelato, potrebbe chiedergli dove concretamente trovare gli 8 miliardi necessari, e non accontentarsi della "palla buttata in Svizzera"? Lo stesso consiglio vale per il collega Pamparana, che nell'intervista a Berlusconi "dimentica" di porre la questione.

Che l'Ocse suggerisca di tagliare sul costo del lavoro piuttosto che sulle tasse per la casa, per Brunetta, intervistato dal Tg 3, è un errore e basta. Sempre sulla testata diretta da Bianca Berlinguer l'economista Boeri cerca di scendere sulle possibili opzioni concrete. Ma certamente deve sbagliarsi anche lui oppure, forse, si tratta di un comunista camuffato.

Per tutti attenzione al taglio del tasso di sconto della Bce, ma è soprattutto Tg La 7 che sottolinea fin dall'apertura il record dello spread sotto quota 260.

Per la politica è sempre Mentana a ricordarci che in serata inizia la battaglia per i sottosegretari. Letta appena rientrato da Bruxelles (apertura per Tg 2 e Tg 3) non è "servito e riverito" come eravamo soliti osservare per le prime trasferte del "tecnico" Monti.

Lo scioglimento di Rivoluzione Civile sembra non suscitare lacrime nemmeno tra le forze che l'avevano fondata, mentre le affermazioni dell' (ex?) ideologo di M5S Professor Becchi, comprensive verso le manifestazioni di violenza di questa ultimissima stagione, trovano stroncature da tutti e smentite dagli stessi cittadini-parlamentari del Movimento. [...]

(Fonte: Lorenzo Coletta - l'Unità)


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