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L' orco di avetrana e l'informazione malata

Creato il 11 ottobre 2010 da Afrodite
Otto del mattino, ma forse anche prima. Accendo la radio, è la prima cosa che faccio appena alzata dal letto, la fame di notizie non è mai sazia. Sto facendo colazione, anche lo stomaco reclama la sua parte. Sintonizzata su "Radio 24" mi aspetto di conoscere gli ultimi fatti: scuola, lavoro, sanità, trasporti... insomma, i problemi che affliggono noi comuni mortali. E invece il giornalista inizia a dare lettura del verbale dell'Orco di Avetrana, particolari agghiaccianti e scabrosi, peraltro già noti perché ce li aveva ammanniti il Tg de La7 ieri sera.
Non so se mi spiego: Radio 24 è la radio di Confindustria ma, al di là di questo, è una radio che apprezzo perché i suoi giornalisti sono sempre professionali e l'informazione è precisa e puntuale; La7 è uno dei pochi canali televisivi che ancora si possono guardare e il Tg di Mentana è davvero ben fatto.
Ma perché dare in modo ossessivo informazioni su particolari morbosi di una vicenda che è innanzitutto privata? Non sto dicendo che non si debba informare su questi fatti, che rivestono comunque anche un interesse collettivo in particolar modo quando la vittima è minorenne, ma c'è modo e modo di farlo! Se si vuole evitare che fatti così terribili si ripetano, non serve, anzi è addirittura controproducente insistere su particolari morbosi che servono solo a solleticare istinti primordiali.
Ho spento la radio e ho acceso il pc. In rete almeno le informazioni me le scelgo io, posso farmi io la mia playlist di notizie, senza sentirmi "violentata" da un'informazione che sta perdendo completamente di vista il suo ruolo pubblico. Non si pretende che l'informazione educhi, non è il suo compito. Ma che informi, almeno questo, sì!

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