Magazine Attualità

L’Oréal cresce. Accordo da 6 miliardi di euro con Nestlè

Creato il 22 febbraio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

L’Oréal cresce. Accordo da 6 miliardi di euro con Nestlè      Scritto da Gabriele Ciuffreda   

Le due multinazionali l’Oréal e Nestlè  hanno concluso l’operazione da 6 miliardi di euro riguardante la cessione del 50% dei laboratori Galderma, marchio elvetico specializzato nella ricerca e nella produzione di farmaci contro le malattie della pelle. La trattativa risulta importante per comprendere le dinamiche aziendali dei due colossi, che nel corso degli anni hanno radicalmente evoluto le iniziali funzioni di cosmetica (l’Oréal) e la produzione di alimenti per neonati di Nestlè, nata nel lontano 1860.
Le parole di Jean-Paul Agon, direttore generale di L’Oréal, chiariscono una sorta di “ritorno alle origini” dell’azienda di Clichy: «In tutti questi anni non si è mai constatato alcuna sinergia operativa commerciale, di prodotto e neppure legata alla ricerca tra l’Oréal e Galderma». Questo a dimostrare una dedizione futura nel campo d’eccellenza del gruppo francese: i prodotti di bellezza.

Nestlè in questo modo consolida le posizioni nella farmaceutica, business notevolmente sviluppato dalla multinazionale elvetica tramite la divisione agroalimentare Nestlè Health Science.
Il presidente Peter Brabeck-Lethman appare più che positivo, grazie a una “chiarezza di intenti per l’immediato futuro”.

Il risultato principale della mastodontica operazione, oltre inquadrare i rispettivi core business (principale attività aziendale), sarebbe soprattutto ti tipo azionario. Finora, come riportato da Corriere Economia, la famiglia Bettencourt e la Multinazionale svizzera si spartivano quasi alla pari le azioni di l’Oreal.
Dopo la descritta operazione da 6 miliardi di euro, cambiano i giochi in tavola: Nestlè ha ceduto l’8% del capitale, la quota elvetica dunque scende al 23,39% mentre quella della famiglia Bettencourt sale al 33,31%. In modo non casuale 2 centesimi sotto il limite del 33,33% che per legge comporterebbe un’Offerta pubblica di acquisto.

Un rapporto, quello franco-elevetico, che risale al 1974, anno in cui Nestlè  divento azionista del  gruppo l’Oreal. La rendita attorno al 15% anno chiarisce quanto questa “alleanza” risulti redditizia alla multinazionale svizzera che non ha dunque intenzione di abbandonare l’Oréal.
In quegli anni Nestlè valeva ben dieci volte L’Oreal. Ma in tempi cambiano, così come la finanza. Ad oggi il divario si è ridotto fino a due volte e mezzo. Il 2013, nonostante la  crisi economica globale, è stato per l’Oréal l’anno dei record: aumento delle vendite del 2,3 % e del 3,2 % dell’utile netto. In soldoni, quasi 23 miliardi di fatturato e 3 miliardi di guadagno.
Numeri da capogiro è vero, ma mai elevati quanto quelli del colosso leader mondiale del settore alimentare: 280 mila dipendenti , 57 miliardi di fatturato e 8 milardi e mezzo di utile per Nestlé

Detto questo appare chiara la crescita di capitale della famiglia di Bettecourt, che a fronte di quest’ultima operazione vede crescere il proprio patrimonio in maniera notevole, da 23,2 miliardi a 24,8 miliardi di euro. Cifre mastodontiche che assegnano a Liliane Bettecourt, 92 anni e unica proprietaria della mulinaizonale transalpina il secondo posto tra i più ricchi di Francia ed Europa.
Primato che appartiene a Bernard Arnault, proprietario del gruppo di lusso LVMH: patrimonio stimato? Attorno ai 41 miliardi di dollari.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :