Tra queste quella di Katia (al secolo Giancarlo Milucci, 43 anni), trans napoletana che poteva diventare capocosca (a differenza di Ketty, arrestata un anno fa e considerata la prima boss trans della camorra). La storia di Rocco (19 anni), figlio di un boss calabrese ricorda invece quella dei camorristi gay raccontati dal drammaturgo Fortunato Calvino nel suo spettacolo “Cuore nero”.
Infine la siciliana Fiammetta (testimone contro un boss di mafia “accusato” di andare a trans). Proprio dalla sicilia provengono le testimonianze dei volontari del primo circolo Arcigay d’Italia che si trovano quotidianamente a raccogliere le testimonianze di giovani omosessuali.
Viene poi ricordata l’emblematica vicenda di Leonardo Vitale (il primo pentito di mafia) che ha passato tutta la sua vita ad angosciarsi sulla propria identità sessuale.
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