L’orientalismo dell’Ansa – aggiornamenti

Nei giorni scorsi ho commentato un dispaccio dell’Ansa che – infettato da pregiudizi, orientalismo e scarsa professionalità – avanzava qualche dubbio sulla compatibilità tra l’interesse per la musica lirica in Turchia e la permanenza al governo dell’Akp che “ha spostato il baricentro verso il mondo islamico” (un’idea in contrasto con la realtà e col buon senso). Come ho spiegato, la musica lirica e occidentale è arrivata nell’allora impero ottomano ben prima di Atatürk: addirittura gli inni nazionali nel XIX secolo sono stati comporti dagli italiani Callisto Guatelli Paşa e Giuseppe Donizetti Paşa. Fortunatamente, in questa mia opera di smascheramento degli stereotipi che vengono spacciati ai lettori italiani per informazione, ho trovato un alleato prestigioso: il compositore Cem Mansur – turco ed ebreo – che in un’intervista al quotidiano israeliano Haaretz ha ricordato che nell’ottocento le opere italiane venivano portate a Costantinopoli prima che nel resto d’Europa e ha spiegato come negli ultimi anni il governo dell’Akp ha INCREMENTATO il sostegno alle orchestre e ai conservatori (spero di andare quest’estate al festival operistico di Istanbul: arrivato alla terza edizione, con spettacoli di sempre migliore qualità). Dico: non sarebbe meglio informarsi, fare riscontri, acquisire dati prima di scrivere articoli e dispacci che influenzano – in negativo! – la percezione che gli italiani hanno della Turchia?