Cari amici della domenica, ritornando nel solito villaggio in Africa, incontriamo quest’oggi tre personaggi molto interessanti.
Il primo è quello che noi, dalle nostre parti, definiamo, senza mezzi termini, uno sbruffone.
Il secondo è il “Gigante della foresta”, un personaggio dalla connotazione decisamente mitologica.
Il terzo è, infine, un”Uomo fra gli uomini”.
Almeno così vengono definiti laggiù gli uomini vigorosi e dotati di super-poteri.
Accade che un giorno, uno come tanti, il” nostro” sbruffone voglia dimostrare a sua moglie, donna deboluccia secondo lui, le proprie capacità di uomo forzuto, recandosi con lei a prendere l’acqua per gli usi domestici in un pozzo molto lontano chilometri e chilometri dalla loro casa.
La moglie,che non gli crede affatto, lo lascia fare comunque. E poi, in situazione, gli dimostra che il vero figlio dell’”Uomo fra gli uomini”, quello che il marito presume di essere e che non è, e cioè appena un bambino, quello sì che è sul serio capace di aiutarla, attingendo pesanti secchi , colmi d’acqua, dal pozzo.
E, ancora, per far cessare per sempre le vanterie dello sbruffone, invita il marito a seguirla per cerziorarsi della reale esistenza, appunto, de l”Uomo fra gli uomini” fin nella casa di lui.
Ma, una volta sul posto, dopo aver seguito pazientemente le orme del bambino incontrato al pozzo, lo sbruffone è costretto, gioco forza, a nascondersi in modo tale da non farsi scoprire da l’”Uomo fra gli uomini”, il quale, che adesso dorme, può divenire, al risveglio, sul serio molto pericoloso.
Infatti, dopo alcune ore, ecco che l’”Uomo fra gli uomini”, sbadiglia e apre gli occhi e subito, inquieto, avverte la presenza di un estraneo nella sua dimora.
Lo sbruffone, allora, fugge cautamente dal suo nascondiglio, che era poi la dispensa della casa, ma è inevitabile che sia inseguito.
Macina affannosamente tantissimi chilometri nella fuga attraverso i campi.
Incontra ovviamente diversi contadini intenti al lavoro, ma ogni volta,anche se stremato, deve continuare a correre, inseguito com’è da l’”Uomo fra gli uomini”.
Fino a quando non s’imbatte fortunatamente nel “Gigante della foresta”.
Questi lo accoglie subito, non lo manda via e, anzi, lo prende con benevolenza sotto la sua protezione.
Arriva, però, l”Uomo fra gli uomini” e i due vegliardi, nonché entrambi insigni personaggi della foresta , ingaggiano all’istante tra loro due una terribile lotta, al termine della quale non ci sono né vinti, né vincitori.
C’è solo una benefica pioggia che irrora tutta la vegetazione.
Per chi non avesse ancora le idee chiare l”Uomo tra gli uomini” altri non è che il tuono, capace di scatenare con la sua forza, mentre lotta con la “natura” e cioè con il”Gigante della foresta”, violenti temporali, che mitigano poi l’arsura della terra d’Africa e regalano così agli uomini, alle donne, agli anziani e ai bambini copiosi frutti.
Infatti, tutti, al termine della “lotta”, altro non sono che solo felici e contenti.
Perché c 'é cibo in abbondanza.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)