Tutti questi elementi sono ben calibrati dall'ottima regia di Leo McCarey e rendono la commedia frizzante, divertente e capace di reggere un gran bel ritmo dall'inizio alla fine. Inoltre l'eleganza di Cary Grant e la sua verve d'attore trovano un'ottima controparte in Irene Dunne che con l'attore inglese va a formare un'accoppiata perfetta.
Il nodo centrale della vicenda è il divorzio tra Jerry Warriner (Cary Grant) e sua moglie Lucy (Irene Dunne) entrambi convinti dell'infedeltà coniugale dell'altro. In particolare Jerry patisce la presenza del maestro di canto di lei, tal Armande Duvall (Alexander D'Arcy) al quale non manca di far arrivare espliciti messaggi d'insofferenza.
Nel tempo che intercorre tra la separazione e il momento in cui il divorzio diverrà effettivo i due hanno tempo per allacciare nuove relazioni e far ingelosire il partner. Lucy inizia a frequentare Dan Leeson (Ralph Bellamy), allevatore dell'Oklahoma dai modi da sempliciotto con tanto di mamma al seguito (Esther Dale), Jerry intreccia una relazione con la ricca Barbara Vance (Molly Lamont), donna di buona famiglia. I due non perderanno occasione per far fallire le nuove liasons dell'altro.
Si ironizza sull'istituzione del matrimonio in maniera garbata, i fili verranno inevitabilmente riallacciati ma non ci si risparmia qualche arguta frecciatina, basti assistere alla telefonata tra Lucy e il suo avvocato che tenta di convincerla che il matrimonio è una cosa buona e giusta.
Divertente, simpatica e di classe, nonostante sia una commedia degli anni '30 con ben ottant'anni sul groppone L'orribile verità si mantiene giovane in maniera invidiabile, Nel nostro excursus nella filmografia di Cary Grant questo è sicuramente uno di quei film davvero ben riusciti.