Jennifer Lawrence, premio Oscar per migliore attrice protagonista, inciampa e sbatte il viso per terra in seguito alle maledizioni degli spettatori di buon senso
A parte gli interpreti protagonisti, gli Oscar 2013 sono stati piuttosto sensati, il che non è così scontato. Dà grandi soddisfazioni vedereil superfavorito Lincoln vincere solo due delle 12 statuette a cui era stato nominato. Peccato che tra queste vi sia quella per miglior attore protagonista, scontata e annunciata: Daniel Day Lewis che diventa così il più grande attore della storia del cinema essendo l'unico ad aver vinto ben 3 statuette come protagonista. Francamente esagerato: non ne aveva bisogno per lanciare o confermare la sua carriera e non è stato così superlativo: la sua è la classica performance mimetica con cui si trasforma in Lincoln in modo professionale e accademico. Fuori luogo per altri motivi il premio a Jennifer Lawrence: innanzitutto perché non è nemmeno protagonista de Il lato positivo (era già successo con Kate Winslet per The Reader, ma il premio era meritatissimo per diversi motivi) e in secondo luogo perché è troppo giovane. La sua carriera è già lanciata, un Oscar rischia solo di montarle la testa. In terzo luogo, ed è l'aspetto più importante, non è straordinaria come l'86enne Emmanuelle Riva. Personalmente però avrei preferito vedere premiata l'incredibile ascesa di Jessica Chastain. Del resto la clamorosa e comica caduta della Lawrence mentre saliva per ricevere la statuetta, è stata una giusta punizione divina. Felicissimo per la vittoria di Ang Lee per Vita di Pi, non solo perché sconfigge lo scontato superfavorito Spielberg, ma perché tra i cinque nominati, è quello che ha fatto indubbiamente il lavoro migliore. Per lui è il secondo Oscar vinto, meritato perché come dissi nella mia recensione "con questo film entra definitivamente nei grandi della storia del cinema, in quanto sempre più spesso riesce a rinnovare i generi e i personaggi che affronta: ha dato nuova linfa e spessore ai cappa e spada orientali, ha reso i cowboy dei western degli eroi romantici e gay e infine ha dato un nuovo senso al 3D e ai film d'avventura". Non sorprende l'Oscar al miglior film ad Argo, film evento della stagione che ha già vinto ogni premio possibile. Meritati anche gli altri due film che il film di Ben Affleck si è portato a casa: sceneggiatura non originale e montaggio. E poi arriva Django: come pronosticato Christoph Waltz vince il suo secondo Oscar per la sua seconda collaborazione con Tarantino. Non era meglio candidare e premiare il collega DiCaprio che sta costruendo la storia del cinema invece che a un attore che brilla solo se diretto da Tarantino? Quest'ultimo si è portato a casa il premio per la miglior sceneggiatura orginale, un po' a sorpresa, ma forse nemmeno troppo. Per Quentin Tarantino è il secondo Oscar: il problema è che il primo lo vinse con Pulp Fiction, col quale Django unchained non merita di essere affiancato.
Tre gli Oscar vinti da Les Miserables, dalla guadagnata statuetta di Anne Hathaway al missaggio sonoro e al trucco. Per Tom Hooper un altro clamoroso successo insomma.
L'unico altro film a portarsi a casa due statuette è Skyfall, per montaggio sonoro e canzone cantata da Adele.
Rimasto con l'amaro in bocca Zero Dark Thirty che si deve accontentare dell'ex aqueo per il montaggio audio: probabilmente deve scontare la pena per i premi vinti dal sopravvalutato predecedente film di Katryn Bigelow.
Nell'animazione sconfitti ParaNorman e Frankenweenie, migliori di Brave-Ribelle.
Nei cortometraggi vince Curfew, l'unico per cui tifavo perché era l'unico che avevo visto. Di premi ne ho azzeccati 13 su 25, mentre 11 sono le categorie in cui hanno vinto coloro che tifavo. -Miglior film
Argo -Miglior regista
Ang Lee (Vita di Pi)
-Miglior sceneggiatura originale
Quentin Tarantino (Django Unchained)
-Miglior sceneggiatura non originale
Chris Terrio (Argo)
-Migliore attore protagonista
Daniel Day-Lewis (Lincoln)
-Migliore attrice protagonista
Lawrence (Il lato positivo – Silver Linings Playbook)
-Migliore attore non protagonista
Christoph Waltz (Django Unchained)
-Migliore attrice non protagonista
Anne Hathaway (Les Miserables)
-Miglior film d’animazione
Ribelle – The Brave
-Migliore scenografia
Rick Carter, Jim Erickson; Peter T. Frank (Lincoln)
-Miglior fotografia
Claudio Miranda (Vita di Pi)
-Migliori costumi
Jacqueline Durran (Anna Karenina)
-Miglior documentario
Searching for Sugar Man
-Miglior documentario corto
Inocente
-Miglior montaggio
William Goldenberg (Argo)
-Miglior film straniero
Amour di Michael Haneke (Austria)
-Miglior colonna sonora originale
Mychael Danna (Vita di Pi)
-Miglior canzone originale
“Skyfall” Adele (Skyfall)
-Miglior trucco
Les Miserables
-Miglior cortometraggio
Curfew
Migliori effetti speciali
Vita di Pi
Miglior montaggio audio
Zero Dark Thirty
Skyfall
Miglior missaggio sonoro
Les Miserables
Miglior cortometraggio animato
Paperman
Miglior cortometraggio
Curfew