Magazine Diario personale

L'Oscar per la miglior faccia di bronzo,ottone,nichel e poliuretano

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
Settembre è arrivato. La pioggia l'ha annunciato,la fresca brezza di funghi e vendemmie ha elargito qualche bel raffreddore e i costumi da bagno inizian già a star più stretti.Se non fosse per le sagre dei paesi limitrofi,mi sarei già tagliata le vene con il foglio del libro di Chimica Analitica.
Perciò,in occasione di un sabato sera "alternativo",sfidando il meteo con i suoi 17 gradi e il 100% di umidità, son salita verso altri luoghi (dire verso "altri lidi" mi sembra un poco esagerato dato che mi trovavo in zona montagna) dove dar fondo a ciò che mi resta di questa estate zerotredici.
Cinque o sei tornanti giusto per far "tornare" in bocca la colazione del mattino e via,immersa tra le bancarelle alla ricerca di qualcosa che mi soddisfacesse un poco.
Prodotti alimentari,libri,pupi siciliani,ceramiche,vetri,bigiotteria,salsiccia arrostita già alle 18 del pomeriggio,pannocchie,bibite,rosoli,limoncelli,giocattoli,palloncini....di tutto e di più.Fino a quando non ho visto quella bancarella.
Piccola,illuminata a giorno ed emanante un caldo odore di incenso;piena di ogni tipo di monile femminile fatto a mano e con qualsiasi materiale esistente al mondo.
Collane,bracciali,fermacapelli,anelli,orecchini...l'ambrosia di una bestia da fiera come me.
Mi son avvicinata con fare spavaldo mostrando la classica espressione da "sto valutando la tua mercanzia e se per me è no non provare ad appiopparmi qualcosa" finchè non ho visto loro: gli orecchini in macramè.
Bellissimi! Quel fiore finemente lavorato in cotone viola,quella perlina bianca al centro degli intrecci,quelle monachelle che non li avrebbe mai e poi mai fatti scivolare...belli. Avete presente l'amore a prima vista su cui si basano tutti i film strappalacrime del mondo? Quegli sguardi profondi con le pupille lucide e tremule,la bocca leggermente aperta per la meraviglia e le mani che si allungano lentamente verso colui/colei che ci fa battere il cuore? Ecco,al posto di un/a lui/lei metteteci gli orecchini e capirete.
<<Che belli...>> ho detto al proprietario dello stand.
PdS:<<Grazie! Le piacciono viola?>>
<<E' tutto bello! E vedo che non lavora solo il macramè..>>
Pds:<<No,infatti,lavoro anche il rame,l'ottone,l'argento e il chiacchierino! E poi fimo,plastica....>>
<<Mi dica,che prezzi ci sono?>>
PdS:<<Mah,per esempio questi orecchini costato 30 euro.>>
GULP. STRAGULP. Stessa espressione di Wile Coyote che cade dal bordo del Canyon con annesso masso di tre tonnellate che gli arriva sulla testa pochi minuti dopo. 
Anche i miseri 10 euro che tenevo nel portafoglio han sussultato intonando un "minchia!" in Si bemolle. Insomma,parlando in maniera spicciola,mi son cadute a terra le rotondità mascoline di cui son anatomicamente sprovvista.<Ah.>> ho risposto recuperando il fiato. <<beh,ci valgono...>>
ho aggiunto cercando di pensare a come uscire da quella situazione imbarazzante senza offendere il commerciante. 
Due,tre secondi di silenzio da parte di entrambi quando....<<Peccato che sia allergica al nichel.>>
PdS:<<Ahia,brutta allergia! Beh può provare con il rame anche se le monachelle che uso io non dovrebbero contenere nichel.>>
<<No no,guardi,il nichel è ovunque,anche nei tessuti.>>
PdS:<<Allora se vuole ci son questi orecchini in plasti...>>
<<Ma c'è il poliuretano? Polipropilene?>>
(benedette lezioni di chimica dei materiali!)
PdS:<<Non saprei...è plastica dei fusti dei detersivi che sciolgo e...>>
<<Ah no,non posso prenderli,mi fan allergia anche loro. Che peccato! Beh,però consiglierò i suoi prodotti a tutte le mie amiche non allergiche! Son stupendi! Arrivederci!>>
L'ho lasciato lì,poverino,circondato dai suoi lavori e con il dubbio di esser la causa di molte allergie. Oltre alla curiosità di sapere cosa cavolo siano il poliuretano e il polipropilene.
Signore mie,siam sincere. Quando capitano situazioni simili con prezzi del genere cadono le braccia a terra. Io posso pure capire che son fatti a mano,che ci perdi dieci decimi di vista ad orecchino,che vuoi recuperare i soldi dei materiali,il tempo e le energie spese....ma il prezzo è troppo alto per una studentessa squattrinata come me!
Forse sarebbe il caso di venirsi incontro da ambo i lati,commerciante e acquirente;tu che vendi queste cose qui,noti che son una poverella con soli dieci euro? Con un cenno del capo mi fai capire che son troppo cari (o,in maniera più logica,esponi il cartellino con il prezzo così io lo leggo,sbianco e mi fiondo su cose meno care) e io non ti sparo quattro cavolate come le allergie. Ti sorrido e me ne vado con la coda tra le gambe.
Ebbene sì,il succo del racconto,la morale della fiaba è questa;serve una faccia di bronzo. Bisogna saper rigirare la frittata,uscire quasi illese dal conflitto e con la dignità quasi integra. Serve seguire un piccolo corso di teatro,fingere di dover rispondere ad una domanda del prof su un argomento che non s'è studiato...oh,è necessario far credere l'incredibile.
Ne va della nostra salute e dell'autostima,tranne se....
§Poco dopo§
<<Mizzica,che figura di merda!>>
Fidanzato:>>Cos'è successo?>>
<<Allora è successo questo,quest'altro....e alla fine ho dovuto sparargli la minchiata che son allergica al nichel e ad alcune plastiche! Però dai,troppo cari!Ho forse torto?>>
Amico del Fidanzato:<<Ma era la bancarella di uno vestito così e cosà,con i capelli cosè e la faccia cosò?>>
<<Sì,perchè?>>
AdF:<<No niente...è mio cugino!>>
DOHHHHHHHHHHHHH!!!
<<Emh....se tu non gli dici niente io ti offro una birra,va bene?>>
Postilla alla lezione di oggi: se riuscite a salvare la faccia,non vantatevene troppo o pagherete l'equivalente in bibite. 

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