Se proprio vogliamo perdere tempo nel tentativo di interpretare razionalmente le più recenti vicende del meraviglioso leghismo di governo, certo non sarà per esecrare le fesserie puerili di Zaia, che fa invertire l’inno di Mameli e il Va’ Pensiero all’inaugurazione di un plesso scolastico; nè per condannare quelli che a radio-padania hanno tifato Paraguay e non Italia (de gustibus: del resto, nella sgangherata e ridicola sfida di qualche settimana fa tra padania e Regno delle Due Sicilie, dovendo scegliere, io avrei preferito vincente quest’ultimo).
Esercitiamoci, invece, sulla freschissima dichiarazione del ministro Maroni, il quale preannuncia una imminente installazione dei meccanismi di Body Scanner nelle stazioni ferroviarie:
«a fine luglio, finita la sperimentazione nei tre aeroporti, credo che installeremo i dispositivi in tutti gli aeroporti italiani e in tutti i luoghi dove c’è il rischio di incidenti, in primo luogo le stazioni ferroviarie».
Mi pare un’idea balzana ed irrealizzabile, oltre che inutile all’atto pratico.
Nelle stazioni ferroviarie non esiste il check–in: introdurre una procedura simile, con il numero dei passeggeri che ogni giorno prendono il treno (anche solo negli snodi principali), significherebbe rallentare sine die arrivi e partenze e ridurre il numero dei convogli giornalieri per ogni destinazione, rendendo ancor più congestionata la già poco efficiente rete italiana. Inoltre, in Italia ci sono 2280 stazioni; anche ammettendo di riuscire a coprire (con un esborso economico da fantascienza, vista la situazione attuale) le maggiori, le famose “centostazioni”, come la mettiamo con le medio-piccole (per non parlare di quelle molto piccole)? Non è pensabile piazzare strumenti del genere in ognuna di esse: quindi, se io volessi, ad esempio, organizzare un attentato a Venezia Santa-Lucia o semplicemente far esplodere un treno in corsa, mi basterebbe partire con le mie belle valigie esplosive da una stazioncina defilata (sulla linea Venezia – Trieste ce ne saranno almeno una decina). A cosa serve avere un bellissimo e nuovissimo boccaporto su di un sommergibile pieno di falle nella stiva?
L’ossessione per la sicurezza genera mostri.