Nell’iconografia cattolica la falce di luna simboleggia la castità. Un simbolo ripreso dal mondo pagano, come possiamo evincere dalle raffigurazioni della dea Artemide. I capelli sciolti e la cintura che protegge il ventre sono simboli di verginità. mentre la “velatio” è, nella tradizione ebraica, simbolo di sponsalità.
Da anni si parla di una possibile proclamazione del dogma di “Maria Corredentrice dell’Umanità”. Forti le resistenze tra le alte gerarchie, mentre milioni di credenti la invocano, come già avveniva prima della proclamazione dell’Immacolata Concezione, in difesa della quale, a partire dal 1624, il popolo di Palermo rinnovava ogni anno il “Solenne Voto Sanguinario” con cui si impegnava a spargere il proprio sangue.
Ma vediamo, su tale argomento, le posizioni degli ultimi due pontefici.
“Gesù Cristo disse sulla croce: “Donna, ecco il tuo figlio”. Con questa parola aprì, in modo nuovo, il cuore di sua Madre. Poco dopo, la lancia del soldato romano trafisse il costato del crocifisso. Quel cuore trafitto è diventato il segno della redenzione compiuta mediante la morte dall’Agnello di Dio. Il cuore Immacolato di Maria, aperto dalla parola: “Donna, ecco il tuo figlio”, si incontra spiritualmente col cuore del Figlio aperto dalla lancia del soldato. Il cuore di Maria è stato aperto dallo stesso amore per l’uomo e per il mondo, con cui Cristo ha amato l’uomo ed il mondo, offrendo per essi se stesso sulla Croce, fino a quel colpo di lancia del soldato.
Consacrare il mondo al cuore immacolato di Maria significa avvicinarci, mediante l’intercessione della Madre, alla stessa Sorgente della Vita, scaturita sul Golgota. Questa Sorgente ininterrottamente zampilla con la redenzione e con la grazia. Continuamente si compie in essa la riparazione per i peccati del mondo. Incessantemente essa è fonte di vita nuova e di santità.”
(Giovanni Paolo II)
“Non credo – afferma Ratzinger rispondendo a una domanda del giornalista Peter Seewald - che si darà seguito a questa richiesta, che nel frattempo si è guadagnata il consenso di parecchi milioni di persone, in tempi prevedibili. Secondo la “Congregazione per la Dottrina della Fede”, quelle caratteristiche di Maria che la proposta vorrebbe mettere in primo piano possono essere meglio espresse da altri titoli di Maria, mentre la formula “Corredentrice” si allontana troppo dal linguaggio delle Scritture e dei Padri della Chiesa; e può perciò produrre degli equivoci.
Che cosa c’è di condivisibile in questa richiesta? Il fatto che Cristo non sia ad di fuori o accanto a noi, ma che stabilisca con noi una nuova, profonda comunione. Tutto ciò che è suo diventa nostro, e di ciò che è nostro Gesù si è fatto carico fino a farlo suo: questo grande scambio è il vero contenuto della Redenzione, che ci consente di oltrepassare i limiti della nostra individualità per approdare alla comunione con Dio.
Poiché Maria prefigura la Chiesa, e impersonifica – per così dire – la Chiesa, questa comunione è realizzata esemplarmente in lei. Ma non ci si può spingere oltre questa comunione, fino a dimenticare la priorità di Cristo: tutto procede da lui, come dicono in particolare le Lettere paoline agli Efesini e ai Colossesi. Anche Maria è tutto ciò che è, solo attraverso lui.
Il termine “Corredentrice” appannerebbe, dunque, quest’origine. Una retta intenzione si esprime con una terminologia sbagliata. Per i contenuti della fede è essenziale proprio la continuità con il linguaggio delle Scritture e dei Padri della Chiesa; perché il linguaggio non è manipolabile a proprio piacimento”.
(Benedetto XVI)
Federico Bernardini
Ilustrazioni: L’Immacolata, fonte http://www.dicriscito.it/religione/chiesa-cattolica/maria/index.asp
La dea Artemide, fonte http://anticamadre.net/Testi/cristina01.html
Giovanni Paolo II, fonte http://it.wikipedia.org/wiki/File:Gpii.jpg
Benedetto XVI, fonte http://it.wikipedia.org/wiki/File:Beno%C3%AEt_XVI_synode_2008.jpg