L'outlet di Arcore/3

di Rosalba Colombo

Chiedo una lettura attenta perchè il tema è scottante e lorsignori si stanno passando il cerino, che è sempre più consumato, per non bruciarsi le dita. E naturalmente Arcore resta un’immagine sfocata sullo sfondo.
Pag. 36 dell’ Esagono del 22 novembre: Moreno Firmo, vicesindaco, scrive al giornalista piccatissimo, perché, in un precedente articolo, era stato fatto passare come colui non voleva l'outlet. Nella risposta, il vicesindaco salva se stesso da tutto e tutti, salva i vertici del Pdl, parla di coraggio, dice che nè la coordinatrice provinciale, onorevole Elena Centemero, nè il suo vice Alboni  sanno nulla di outlet. 
Ed ecco la fantastica controrisposta del giornalistala:
 
Quelli che fingono di non sapere:
…forse preso dagli impegni istituzionali ti è sfuggita nei giorni scorsi la dichiarazione della Centemero che si è espressa in modo sin troppo lampante sull'argomento (“sì outlet”). Così come altri membri della giunta che spingono sull'argomento… gli operatori che hanno proposto l’intervento sono tra i maggiori finanziatori del Pdl….non si possono fare patti con il diavolo quando servono i soldi in campagna elettorale e poi disconoscerlo quando presenta un progetto migliroativo di quello approvato dalla sinistra…il resto sono tutte chiacchiere intrise di retorica stantia e speranza di conservare il posto in giunta o male che vada da qualche altra parte...
 
Ecco qua, il quadro si fa sempre più chiaro e diventa sempre più allarmante. A nessuno di lorsignori interessa un ficosecco di Arcore, dei commercianti, della viabilità, dello smog, dell'erosione del suolo, dello sfilacciamento economico e sociale. Ma chi se ne frega! Il problema loro è sempre e solo lo stesso: un posto in Giunta, una poltrona in Provincia, una cadrega di qui e un seggiolino di là. E la Lega? E’ nel pieno possesso delle sue facolta? L’onorevole Centemero dice sì all’outlet, il segretario cittadino dei padani dice no, l’assessore Centemero (zio dell’onorevole)…non pervenuto. Intanto per oggi era stata convocata una prima commissione sul piano governo del territorio (PGT) ed è “improvvisamente” saltata due ore prima. Chissà perché (?!) Arcore sarà l'unico paese della Brianza a non aver approvato il PGT nei tempi previsti dalla legge (31 marzo) a causa dei veti, controveti, interessi dei privati, poltrone, poltroncine e sgabellini. Continuiamo a vergognarci per loro.