TECNICA (Trieste). L’Udinese espugna il Nereo Rocco di Trieste e torna a riassaporare quel profumo d’Europa che, solo due mesi fa, mister Guidolin considerava un obiettivo inarrivabile per la ciurma bianconera. Il pomeriggio non era iniziato bene a Trieste, a causa delle tensioni tra le due tifoserie. Alcuni tifosi rossoblù sono stati infatti aggrediti dagli ultras della Triestina. La polizia ha prontamente sedato il tutto, con il pullman dell’Udinese massicciamente scortato dalle forze dell’ordine. A poco più di un’ora dal calcio di inizio della partita, i tifosi della Triestina si trovavano nei pressi della curva Furlan, dove avevano organizzato un presidio in memoria di Stefano Furlan, tifoso scomparso nel 1984 in occasione di Triestina-Udinese. I tifosi alabardati hanno probabilmente scambiato i sardi per sostenitori dell’Udinese e li hanno immediatamente aggrediti. Alcuni lanci di sassi hanno danneggiato alcune vetture in sosta. Il bilancio del pomeriggio presenta l’arresto di un tifoso della Triestina e la denuncia nei confronti di un altro.
Poi il match: soporifero il primo tempo, con un unico sussulto: una traversa clamorosa di Pereira a metà parziale che prelude a quello che sarà poi il leit motiv del resto della gara: Udinese in controllo territoriale ma con difficoltà di finalizzazione, Cagliari invece molle e già con la testa sotto l’ombrellone. Così, a inizio ripresa, è proprio Pereyra a trovare l’interno chirurgico che infila il Cagliari. I sardi tramortiti provano a risvegliarsi, ma è l’Udinese ancora con Di Natale a tentare il colpo del ko. Il Cagliari arriva ad impensierire Brkic solo due volte con Pinilla nel finale, ma è poca roba. Vince 0-1 l’Udinese, e ora per Lazio, Roma e Inter sono dolori.