Sto su Fb per “cazzeggiare” un pochino, leggere qualche sito interessante ed eventualmente commentarlo, condividere qualcosa o, a volte, scrivere qualcosa di mio: insomma, per passare un po’ di tempo senza troppi patemi.
Ogni tanto però casco nella trappola delle polemiche, specie quando si inizia a parlare di antisemitismo.
Così, quando ho letto “un mondo senza ebrei sarebbe sicuramente migliore”, ho chiesto con educazione che mi si spiegasse questa frase. Ho ripetuto per ben due volte la domanda, aggiungendo pure che in caso di risposta esaustiva magari avrei potuto dar ragione a chi aveva scritto tale frase. Non ho avuto risposta, anzi il tipo si è lanciato in tortuosi ragionamenti.
Ha perfino pubblicato la mappa dell’espansionismo israeliano che da tempo circola sul web e che si è rivelato una colossale bufala.
Al che ho lasciato perdere. Quando una mente è “sedimentata” sui pregiudizi, non c’è nulla da fare.
A volte lasciare l’ultima parola a qualcuno non significa dargliela vinta, ma solo constatare l’impossibilità e quindi l’inutilità di instaurare un dialogo.
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