Chi sceglie l’animalier per una sua collezione, sceglie di osare. Non tutti possono. Chi lo fa sa bene che la risultanza potrebbe essere “too much”. In effetti il discrimen tra l’animalier e il pacchiano è molto labile. Vi racconto l’ultima “storia” di Gianni Sapone… una firma ormai nota nel mondo dell’Haute Couture. Gianni è un maestro nel saper osare e al contempo dar vita a creazioni di classe senza risultare mai volgare; è un vero talento in continua ascesa… ammalia e stupisce. La sua ultima collezione ci regala una donna dai mille volti, dalle mille personalità che confluiscono in una vera e propria “Lady Jungle”, vestita, per l’appunto, completamente animalier. Una donna che giunge nella capitale per una lunga vacanza e tra gioiellerie, monumenti e ville da sogno, fa sfoggio di un guardaroba degno di un’attrice hollywoodiana. I tessuti sono un trionfo di print animalier, di seta, con intarsi di fiori multicolor. I ricami in legno donano un tocco di eleganza naturale. Con “LADY JUNGLE”, Gianni Sapone ha dato vita ad abiti eleganti per donne che non hanno bisogno di approvazioni. La sensualità da “amazzone” non ricerca i complimenti e non si cura delle disapprovazioni; può solo essere ammirata. Una collezione per una donna sensuale, conscia della propria forte personalità. La donna di Gianni Sapone concede il proprio tempo, non lo regala mai.
ph: Carlo Ottaviano
di Alessandro Cotugnotag: animalier, Gianni Sapone, Haute Couture, Lady Jungle Dal blog Il Falò delle Vanità