E lasciatemi dire
poche parole sudate:“gatta sirena finestra”,così;
Ché basta poco
A trasformare i miei occhi nei vostri,
nel fracasso dei corpi nudi
vi vedo,
voi no;
Cambiate costume,
perché non ne posso più di radiazioni
e di pesche ammuffite
di estati cioccolate Wimbledon,
dell’ultimo libro di
– frantumazione psichica
abilmente mascherata da umanità –
Eppure, eppure,
Non c’è violenza maggiore
della pubblicità progresso
Voglio uno spot sulla bomba atomica,
così forse Corso resuscita
può prendermi per il culo;
Eppure, eppure,
spruzzati di DDT
i miei capelli si trasformano in lingua
e catturano mosche
in cantilena costante attirabzzzz
come un vecchio racconto telesiano;
Eppure, eppure,
all’inizio la terra era lieve,
ora è appiccicosa,
pare una poesia.