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L’ultimo respiro

Da La Dona

[on air: william devaughn - Diamond In the Back]

Ferma allo stesso semaforo di alcuni giorni fa, il mio sguardo è catturato da pezzo di carta affisso sul rivestimento in marmo annerito dagli scarichi delle auto, tra la pasticceria, con la sua ora del tea, e il negozio di abbigliamento, con i saldi al x% Sul rettangolo di carta un annuncio di morte. Una settantaquattrenne già vedova ha lasciato questa terra lasciando qualcuno a piangerla. Magari qualcuno potrà ricordarla come una rompiscatole, qualcun altro ricorderà di lei che sedeva sempre all’ultimo banco in chiesa la domenica o perché dalla sua casa usciva un sempre un buon profumo di cibo. Qualcuno potrà non ricordarla affatto.
Quante persone avrà incontrato nella sua vita? Quante cose avrà desiderato per sé e per le persone che amava? Quante di queste avrà visto realizzate?
Vedere un mondo così frenetico e individualista fuori dall’universo contenuto in quel piccolo pezzo di carta mi fa uno strano effetto. Come se esistessero due dimensioni e io mi trovassi ora in bilico tra esse: la Vita sulla mia auto, nei negozi, sulla strada, sui rami degli alberi e la Morte in un biglietto listato a lutto. Tanto affannarsi ma tutto finisce  con l’ultimo respiro e resterai quel  piccolo pezzo di carta sul muro.


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