Quattro coinvolgenti indagini del detective privato Sherlock Holmes
«Gli amici di Sherlock Holmes saranno lieti di apprendere che egli è sempre vivo e in buona salute nonostante qualche acciacco e qualche intermittente attacco reumatico». Così l’inseparabile dottor Watson rassicura il lettore nella prefazione a “L’ultimo saluto di Sherlock Holmes” (“His last bow”), raccolta di racconti editi originariamente sullo Strand Magazine nel 1917, scritti da sir Arthur Conan Doyle e che riunisce quattro episodi, quattro coinvolgenti indagini del detective più famoso al mondo.
Dalla nota introduttiva vergata da Watson, assistente, amico e biografo di Holmes, si scopre che l’investigatore privato si è ritirato in pensione in una località a cinque miglia da Eastbourne, «dove passa il suo tempo dedicandosi alla filosofia e all’apicoltura». La sua decisione è stata praticamente irremovibile salvo che per l’ultimo racconto, in cui, insieme a Watson, aiuta il Governo britannico durante la Prima Guerra Mondiale.
Gli altri casi sono tratti invece dalla cartella personale del dottore, utilizzati per completare la raccolta. Watson afferma che il primo racconto è ambientato nel 1892, ovvero durante il periodo in cui si credeva Holmes defunto.
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