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L'ultimo tabù

Creato il 22 dicembre 2010 da Alblog

L'ultimo tabùSiamo tutti con il fiato sospeso. Accendiamo la Tv e guardiamo se nelle anteprime dei telegiornali si intravede la foto di quella bambina di 13 anni che manca da casa da tanto – troppo, perlamiseria, troppo – tempo.La tragedia di Bergamo non è un fatto eccezionale. Ogni anno, dicono le statistiche sempre pronte a rispondere ad ogni nostro dubbio, duecento minori sono inghiottiti nel nulla. Duecento; quasi due al giorno. Uno, forse, mentre sto scrivendo, uno mentre voi state leggendo. Tutti drammi enormi. La differenza lo fa il numero e l'importanza dei cronisti che si occupano del caso.
Molto fa anche il trend dell'informazione. Tempo addietro l'audience era calamitata dagli stupri. Ora è tutto sopito; ma le violenze sulle donne, ahimé, non sono terminate e nemmeno, penso, diminuite. Solamente non se ne parla più.
Qualche giorno fa mi è capitata sotto il naso un'indagine su un argomento un po' demodè: l'usura. Quello che mi stravolge di questo triste fenomeno è l'ammontare della cifra fatale che porta alla catastrofe le vittime. C'è gente che si è rivolta ai futuri boia per 5.000 euro. Come è possibile, ci si chiede ascoltando queste sordide storie, che un italiano per quanto in difficoltà, non riesca a mettere insieme in altri modi una somma che non basta nemmeno a comprare uno scooter del cavolo?A parte quelle (blindate) delle banche, quante altre porte chiuse (parenti, amici, colleghi) deve aver trovato quel poveretto, per dover infilare la testa nel cappio degli strozzini?Quanto sordo è diventato l'egoismo sociale se un nostro simile e connazionale arriva a distruggere la vita sua e dei suoi famigliari per 10 merdosissime banconote da 500 euro?
Ma il punto è un altro. Il tabù del danaro (l'unico rimasto, almeno nel mondo occidentale) è diventato così forte che solo di questo ci si vergogna: ammettere di essere senza un quattrino è un'onta incancellabile. Perchè tutte le debolezze sono concesse e giustificate, tutte le schifezze, turpiloqui e bestemmie, tutte le sconfitte. Tutte tranne una: non aver soldi in tasca...


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