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Si legge bene quel "Violenza!" in locandina? Mi pare di sì, e questo film l'esclamativo se lo merita tutto, quindi se qualcuno ha remore quando si tratta quest'argomento è meglio che si fermi qua.
Due ragazze giovanissime partono in treno da Monaco direzione Verona, proprio la vigilia di Natale, per recarsi dalla famiglia di una delle 2 che è italiana, a trascorrere le vacanze. Purtroppo per loro sul treno saliranno anche 2 balordi in fuga da un poliziotto, che non mancheranno di molestarle. Per un caso fortuito ad un certo punto dovranno cambiare treno e si ritroveranno malauguratamente sole dentro un vagone, sempre coi 2 balordi ai quali si è unita casualmente una donna estremamente cinica. A Verona le ragazze non arriveranno mai, in compenso i genitori della ragazza si ritroveranno paradossalmente ad ospitare i 3 responsabili della loro sparizione... della sinossi ho già detto tanto e poco, mi fermo qua e faccio un po' di foto-racconto.
Da subito il film si manifesta come uno Spettacolo di Contrasti. I 2 balordi in pieno giorno derubano delle monete un babbo natale in mezzo alla folla che fa shopping, con tanto di musica dolce e natalizia in sottofondo.
Enrico Maria Salerno interpreta un chirurgo, padre della ragazza italiana in viaggio. Perlomeno, è una persona di gran cuore verso il prossimo, sempre disponibile nella sua professione, convinto filantropo, fin tanto che non accadrà quel che accadrà...
I 2 balordi, da sx: Flavio Bucci e Gianfranco De Grassi. Sono schizzati, le loro "gesta" nascono senza premeditazione e per i motivi più diversi. Sono pericolosamente imprevedibili.
Macha Meril interpreta la "cinica" che dicevo. Personaggio ed interpretazione, a mio parere, eccezionale.
Le 2 ragazze che, birbaccione, si fumano una sigaretta. Da sx sono l'esordiente Irene Miracle, americana che debutta nel cinema proprio con un film italiano, e Laura D'Angelo.
Momento esilarante che non potevo non immortalare. Bucci apre uno scompartimento di tedeschi nostalgici e fa immediatamente il saluto nazista al quale tutti rispondono prontamente, solo che poi lui trasforma il gesto in un altro come si vede.
Tu, che sei un truzzo e lo si capisce da lontano, segui una donna elegante e affascinante lungo il corridoio, e sempre con fare da truzzo quando lei entra nel bagno ti imbuchi e chiudi la porta. Cosa fa la gentil donna? Ma si concede, ovvio, e con una voglia che sembra in arretrato da anni!! E pensare che la "signora" parlava di politica, morale e religione fino a pochi minuti prima nel suo scompartimento...
Ma che sorpresa! Da sole, nel solo scompartimento occupato del vagone, normale tenersi compagnia con quei 2 simpaticoni. Ma guarda, c'è anche quella che ha scopato con quello nel bagno, pensa!
Ci sono già state una serie di "carinerie" verso le ragazze... C'è un personaggio esterno ai 5 (Franco Fabrizi), molto curioso. Vaga nel corridoio fino a quando arriva allo scompartimento, e guarda. Poi, invitato all'interno, non si limiterà a guardare.
E' quando compare il coltello che "il bello" della festa comincia...
Mentre nello scompartimento la festa impazza nella luce blu nottura, a casa del chirurgo in provincia di Verona si festeggia il Natale, si parla di come la violenza sia una conseguenza delle disuguaglianze sociali, di come attività edificanti come lo sport la possano ridurre o evitare. Alti concetti insomma, e poi dei gran giri di danza, sempre terribilmente alternati allo stupro in corso, un montaggio quasi alla pari nella tempistica. E' un natale bifronte, e sotto qualche altro frame a riguardo.
Questo non è ancora il vero risultato finale.
Questo tizio è tutto da interpretare. Il voyeur di prima. Chiama casa, parla col figlioletto e gli fa gli auguri, tutto come se non fosse successo niente, come se non avesse preso parte in prima persona alla faccenda. Si mette la coscienza a posto telefonando alla polizia e denunciando i 3? Non saprei.
Quella orribile cravatta azzurra è importante.
Sfumato dal parabrezza dell'auto, tra indizi vari e le notizie ascoltate alla radio il chirurgo non ha più dubbi: ha ospitato in casa gli assassini della figlia. E adesso, con tutte le belle teorie di cui parlava, come la mettiamo? Finale da incorniciare e censori da rottamare: vietarono il film ai minori, ma non è forse il caso di scandalizzarsi più di tanto.
Un grande Cult per la mia collezione, film assolutamente imperdibile! Tra i più cattivi che ho visto.
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