L'unione di Nizza alla Francia è illegale!

Creato il 01 giugno 2010 da Dragor

   Niente paura, stavolta non sono i soliti indipendentisti nizzardi a rilanciare il dibattito, quei nipotini di Garibaldi che tutti guardano consufficienza come dei relitti storici. In occasione del 150° anniversario della cosiddetta unione,la questione è stata sollevata da un parlamentare dell’UMP (Union pour la Majorité Présidentielle), il partito di Sarkozy. Un certo Yves Nicolin ha rivolto un’interrogazione al governo.

   Ecco il suo argomento: nel 1947 fra l’Italia e gli Alleati è stato firmato un trattato di pace. Con questo testo la Francia recupera Briga e Tenda. Ma un articolo attribuisce alla Francia l’obbligo di notificare al Segretariato Generale delle Nazioni Unite tutti i trattati sospesi di fatto a causa della Seconda Guerra Mondiale, sotto pena di abrogazione dei trattati stessi. Fra i quali il Trattato di Torino del 24 marzo 1860, con il quale il Regno di Piemontecede alla Francia Nizza e la Savoia.

  

 ORA, LE AUTORITA'  FRANCESI hanno dimenticato di procedere alla notifica. Cosi’ il trattato non ha più valore e la Francia non ha più nessuna autorità sulla Contea di Nizza! Come si è diffusa la notizia, i nizzardi si sono sollevati contro Parigi. Per prima cosa hanno deciso di non pagare più le tasse e le contravvenzioni al fisco francese. I tifosi dell’OGC Nice, la squadra di calcio cittadina che anche quest’anno si è onorevolmente salvata dalla serie B, si oppongono alla dissoluzione della mitica Curva Sud, imposta dalla prefettura a causa delle intemperanze della curva in questione, sostenendo che lo Stato francese non è più competente. Gli indipendentisti sono scesi in piazza reclamando l’autonomia.

Purtroppo l’autonomia sembra fuori questione. Secondo gli esperti di diritto internazionale, Nizza potrebbe diventare indipendente soltanto per concessione di due Stati, la Francia e l’Italia, e per il momento nessuno contesta lo statuto attuale della Contea. In caso di contenzioso, soltanto l’Italia è competente davanti al giudice internazionale per farsi riconoscere un titolo di proprietà su Nizza.

Se Berlusconi vuole provarci, questo è il momento buono. Chissà, potrebbe anche riuscire dove Mussolini ha fallito.

  

Dragor


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