Questa è la più bella notizia del giorno, che merita assolutamente tutta la nostra attenzione.
E la merita specie nel caso che le intenzioni dei proponenti vengano rispettate fino in fondo e, magari, vadano anche oltre.
Parlo di un finanziamento di 3,9 milioni di euro, che non è poca cosa, concesso dall'Unione Europea (UE) all'Africa e gestito dall'UNICEF, l'agenzia ONU per l'Infanzia, allo scopo di eliminare quanto prima dai costumi tradizionali la terribile pratica dell'infibulazione per la donna.
La notizia è stata resa nota ufficialmente solo poche ore fa a Dakar, in Senegal, da un rappresentante dell'UE.
E si sa già comunque che, grazie ad una maggiore istruzione delle donne,specie le più giovani, in molti Paesi musulmani come Egitto, Etiopia, Senegal e Sudan, l'usanza comincia a scemare.
Il lavoro più impegnativo ovviamente sarà ,invece, quello da praticare nei villaggi rurali, dove è più difficile scardinare le antiche usanze.
Il denaro dell'UE verrà speso per programmare e organizzare dei corsi di educazione sanitaria, nel corso dei quali si paleseranno tutti gli aspetti negativi dell'infibulazione, una pratica che talora è costata e costa anche la vita a chi vi si sottopone, volontariamente o obbligata.
E, accanto allo specifico sanitario, ci saranno sopratutto nozioni di cultura generale per palesare alle partecipanti, attraverso immagini, video e quant'altro,tutto il cammino di emancipazione generale della donna, che ai nostri giorni non può più essere tramandato.
Anche in quelli che sono i cosiddetti Paesi musulmani.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)