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L’Unione Europea ridiscute il trattato Schengen

Creato il 20 novembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Dopo gli attacchi di Parigi l’Unione Europea ha posto le basi a Bruxelles per la modifica del trattato di Schengen. Entro la fine dell’anno i controlli saranno inaspriti.

Dopo gli attentati di Parigi l’Unione Europea si è messa immediatamente in moto per rafforzare le difese dei paesi membri, adottando misure necessarie per proteggere i propri cittadini da un nemico che fa della imprevedibilità la  sua arma più temibile. L’ultima delle misure che si stanno studiando e che oggi è stata discussa dai ministri degli Interni e della Giustizia della zona Ue a Bruxelles è una revisione del trattato di Schengen, uno dei trattati che è proprio alla base dell’Unione Europea e che consente la libera circolazione dei cittadini dei 26 paesi aderenti al documento.

L'Unione Europea ha discusso a Bruxelles le modifiche da apportare all'accordo di Schengen per combattere il terrorismo. Photo Credit: johnworth-eu/ Foter.com/ CC BY

L’Unione Europea ha discusso a Bruxelles le modifiche da apportare all’accordo di Schengen per combattere il terrorismo.
Photo Credit: johnworth-eu/ Foter.com/ CC BY

La scelta si è mostrata improrogabile dopo le affermazioni del primo ministro francese Manuel Valls, il quale aveva avvertito senza troppi giri di parole che “se l’Europa non si assume le sue responsabilità, il trattato di Schengen è minacciato”. Entro fine anno dunque la commissione preposta presenterà una revisione studiata specificatamente per rendere più severi i controlli alle frontiere, anche se, come ha tenuto a sottolineare il commissario Ue Dimitris Avramopoulos, Schengen prevede già di attuare controlli più stretti di quelli fatti in passato e che, per questa ragione, le misure di natura più urgente saranno prese immediatamente. Fra le prime azioni che saranno intraprese vi sarà il controllo sui documenti di identità tramite un apposito scanner, mentre l’agenzia europea dei controlli alla dogana, la Frontex, vedrà i proprio poteri notevolmente aumentati.

Sul tema si è espresso anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando, che ha sfruttato la riunione di Bruxelles per fare il punto sulla situazione del nostro paese. “l’Italia- ha spiegato Orlando- ha già adeguato il proprio ordinamento rispetto alle indicazioni fornite dall’Onu sull’antiterrorismo, mentre l’Unione Europea purtroppo sta ancora discutendo su come agire insieme. Va detto però- ha concluso- che non bisogna incorrere nell’errore di fare graduatorie di pericolosità, perché questo fa soltanto il gioco dei terroristi”.

D.G.

Tags:frontex,frontiere,manuel valls,Schengen,terrorismo,Unione Europea

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