Ofcom, l’omologo anglosassone della nostrana Agcom, ha rilasciato i risultati del suo studio annuale “International Communications Market Report” . Il report, che come come d’abitudine consiglio caldamente di scaricare e leggere integralmente al di là della mia sintesi, fornisce un’analisi comparativa per 17 nazioni, Italia inclusa, ed è una vera miniera di informazioni.
Dal report, di circa 400 pagine, ho estrapolato 21 grafici che forniscono a colpo d’occhio una panoramica esaustiva sull’attuale stato dell’essere dell’universo mediatico e del mondo delle news. La comparazione tra l’Italia e le altre nazioni coinvolte nello studio consente di fare il punto della situazione con facilità e immediatezza.
1) Possesso ed utilizzo di smartphone, tablet, laptop, desktop, digital radio
Il nostro Paese è sostanzialmente allineato alle altre nazioni prese in considerazione, sorpassandole addirittura per quanto riguarda il possesso di tablet e digital radio.
2) Utilizzo di servizi di comunicazione e media
L’Italia è capofila per la lettura di quotidiani nazionali — almeno una volta alla settimana — Aspetto che conferma l’enorme divario tra vendite di copie e readership. Fortissimo l’acceso ad internet in mobilità, come già dicono i dati Audiweb.
3) Fonti d’informazione notizie internazionali
Siamo “net-ibridi”, come emergeva dai risultati del sondaggio Demos & Pi dedicata al rapporto fra gli italiani e l’informazione. Nella valutazione di Internet come fonte d’informazione è opportuno ricordare che certamente questo avviene non solo attraverso i siti web dei quotidiani online ma anche grazie a portali generalisti e social media/ network. Lo stesso dicasi per le notizie nazionali [vd chart 4].
4) Fonti d’informazione notizie nazionali
5) Fonti d’informazione notizie regionali/locali
Nell’informazione regionale e locali il ruolo della TV scende d’importanza a favore della stampa. Resta rilevante Internet così come le considerazioni effettuate al punto 2 al riguardo.
6) Fonti d’informazione notizie su celebrità/gossip
L’abbondante offerta di gossip in Rete posiziona Internet al primo posto assoluto per quest’area informativa. È un aspetto sul quale riflettere attentamente poichè parrebbe che sia più l’offerta che la domanda ad essere dominante [vedasi quota di “non interessati” al tema] contrariamente a quanto solitamente si afferma/ritiene.
7) TV ricavi procapite per tipologia
8) Tempo quotidiano dedicato alla TV
Dopo gli Stati Uniti siamo la nazione che maggior tempo procapite dedica alla visione della TV:
9) Frammentazione audience televisiva
Praticamente in tutte le nazioni aumenta la frammentazione dell’audience televisiva.
10) Radio ricavi procapite per tipologia
11) Tempo settimanale dedicato ascolto radio
Scarsa la variazione negli anni del tempo dedicato all’ascolto radiofonico. Segno che il mezzo viene utilizzato molto spesso mentre si svolgono altre attività [guida, uso PC…etc] e dunque è scarsamente cannibalizzato.
12) Radio come fonte d’informazione
Il mezzo radiofonico ha un utilizzo prevalentemente ricreativo. Una conferma dell’ipotesi precitata al punto 11.
13) Investimenti advertising Internet procapite
Insieme alla Spagna [escludendo il BRIC] siamo la nazione con il livello più basso di investimenti pubblicitari sulla Rete. Indicatore non trascurabile di quali siano a medio termine le prospettive sia in generale che in riferimento al comparto editoriale.
14) Ha cliccato da mobile su un annuncio pubblicitario
Resta irrisoria la percentuale di coloro che cliccano su gli annunci pubblicitari, anche, da mobile. Relativamente ad altre nazioni gli italiani pare abbiano una maggior propensione.
15) Valore procapite e-commerce B2C
Restiamo nelle ultimissime posizioni, con un gap importante rispetto alla maggior parte delle altre nazioni, per quanto riguarda gli acquisti pro capite online.
16) Dispositivi utilizzati per accesso a Internet in mobilità
17) Attività svolte da mobile
Ad esclusione della Cina, l’utilizzo dei social resta l’attività prevalente in tutte le nazioni, Italia inclusa. Per quanto riguarda le news restano valide le considerazioni espresse al punto 3, mentre nella valutazione del gaming sicuramente i valori sarebbe maggiori se fosse stato chiesto esclusivamente il gioco come attività senza includere la necessità di un altro giocatore.
18) Top 10 Web properties per nazione
Banzai e RCS dominano la scena nel nostro Paese tra i media, mentre non figura, come ci si sarebbe potuto attendere, il gruppo Espresso-Repubblica.
19) Reach social media/network
Facebook e gli altri. Niente di nuovo.
20) Fruizione dei video per tipologia di dispositivo
Resta il PC il device maggiormente utilizzato per la visione di video, probabilmente anche per qualità connessione da mobile in molte nazioni, Italia inclusa.
21) Attività svolte da mobile
WhatsApp, et similia, dominano la scena. Nelle video chiamate si consideri che secondo i dati Audiweb di ottobre vi sono quasi 900mila utenti unici nel giorno medio solo per quanto riguarda Skype.
La tavola di sintesi generale dei principali parametri conferma quanto noto relativamente all’andamento negativo del mercato pubblicitario e alla bassa penetrazione di Internet, sia in termini di infrastrutture che di utilizzo, nel nostro Paese.