Bisogna avere il coraggio di dire le cose come stanno: qui il caldo dà alla testa. Se poi ci aggiungiamo la poca varietà degli svaghi e fattori sociali quali i molti matrimoni più di affetto che d’amore, ne viene fuori una serie di scuse che non so quanto servano a giustificare una tale ossessione per il sesso, ma tant’è: da quando ho messo piede in questo interessante paese della Penisola Arabica, sono stata al centro di una serie di attenzioni che hanno sfiorato il ridicolo. Prima di lasciare (stanotte) questo simpatico Paese, condivido con voi alcune conversazioni ed episodi interessanti tratti da cinque mesi di permanenza in Oman. I protagonisti sono stati amici di amici/e nonchè autisti che mi hanno accompagnata fino ad oggi nei miei tour dell’Oman. Dei simpatici personaggi che mi hanno rallegrata, estenuata e all’occorrenza nauseata: eccoveli, in ordine sparso. (Notate il mio nome quante sfumature ha assunto nel tempo).
- Sai che ho sempre desiderato avere una seconda moglie europea? – Ah sì? – Italiana sarebbe bellissimo – Ma dai… beh, peccato che, se proprio decidessi di sposarmi (probabilità alquanto remota, comunque), desidererei essere la prima moglie di qualcuno, non proprio la seconda – Ma cosa dici? Vuoi essere una governante? La prima moglie si occupa della casa e dei figli, la seconda è quella che si diverte! – Ah, buono a sapersi, grazie per avermi informata! – Quanto anni hai? – Quaranta – (Pausa) – Una donna a quarant’anni può ancora avere figli? – Sì, penso di sì, ma… la seconda moglie non era quella che doveva divertirsi? – Senti Elisabatta, ti invito a casa mia quest’estate a festeggiare la fine del Ramadan, ok? – Mamma mia, non vedevo l’ora, grazie! – Volevo dirti: come mai hai ancora un cellulare così antiquato? Ti regalo un Iphone.
- Sono in macchina con un amico, che mi sta facendo fare un tour di Muscat, il primo della mia vita. Dopo una giornata passata sul suo macchinone di lusso a bere succhi freschi, gustare gelati del Mc Donald e shawarma, tutti ordinati rigorosamente dalla macchina (non sia mai che si faccia lo sforzo di scendere, qui), il ragazzo decide di fermare l’auto vicino alla spiaggia e baciarmi, e mentre che c’è alzarsi pure il dishdasha per farmi ammirare il suo panorama. Lo fermo e gli dico: “Scusa, ma non hai detto di essere sposato e con due figlie?” e lui “Sai Elsabettaa, noi qui abbiamo una sola donna che amiamo, ma tante girlfriends”. “Capisco Ahmed, ma io ho un fidanzato in Italia”. “In Italia? E che storia è? Se ti ha lasciata venire qui da sola, vuol dire che non è una storia seria”. “Se lo dici tu che sai…”. ” Sai Elsabettaa, mio padre anni fa aveva deciso che era giunto il momento di sposarmi, e c’era questa cugina che era perfetta… ma non ci siamo mai amati veramente”.
La cosa era finità lì, ma Ahmed ancora oggi mi manda messaggi e foto di gattini e fiori su WhatsApp, dicendomi “I miss you: can I see you?”.
- Dopo che Mohammed (sposato con figli) ci ha provato con insistenza, gli dico: “Senti, ma cos’è questa vostra ossessione per il sesso? Non potete limitarvi a fare l’amore con vostra moglie?”. “Elsabhetha, l’uomo arabo lo fa cinque volte al giorno: come fa a starci dietro una donna sola, poverina?”. Già, poverina… “Non puoi fare da solo, le restanti volte?”. “No, poi mi viene mal di schiena”.
- Senti Yasser, mi spieghi questa cosa della poligamia? – Semplice, cara Ellizabeth: prima di tutto, ci sposiamo con più donne solo se possiamo mantenerle tutte allo stesso modo: quello che dai a una, devi darlo anche all’altra, se una notte dormi con una, l’altra notte dormi con l’altra. Possiamo avere fino a quattro mogli. Noi lo facciamo cinque volte al giorno (ma perchè proprio cinque? Mah), e una donna sola non può assolvere a questo compito. Inoltre, noi non siamo come voi europei, che abbiamo una moglie e poi ci facciamo l’amante. Avere l’amante è proibito dal Corano. Allora la sposiamo. – Yasser, tutto questo è interessante, ma mi spieghi come mai allora da quando sono giunta in Oman ci hanno provato tanti uomini sposati, ma nessuno di loro mi ha chiesta in moglie? – Beh, io ti raccontavo come dovrebbe comportarsi il buon musulmano… è ovvio poi che l’uomo in quanto umano sbaglia e pecca. – Ma tua moglie sarebbe contenta se tu le dicessi di volerti sposare ancora? – No, certo che no… ma poi si abitua.
Postilla: La donna in Oman è libera di chiedere il divorzio dal marito, anche nel caso in cui non fosse d’accordo che il marito prenda una seconda moglie. E lo fanno.
- Al termine di una simpatica telefonata serale con un amico omanita, mi sento rivolgere questa altrettanto simpatica richiesta: “Ti va di fare sesso telefonico?”.
- Ogni estate vado in vacanza in Thailandia, per la precisione a Phuket e Pattaya. – Ma dai, con tutta la famiglia? – Ma che dici Elllsabbatta, vado da solo o con i miei amici! – E cosa ti piace tanto della Thailandia? – La manicure e la pedicure.
- Il mio spasimante n.1 è però lui, Ali, quello che per conquistarmi ha fatto di tutto, tipo recapitarmi a casa il pranzo e la cena per una settimana di fila, in modo da non dovermi stancare a cucinarla o uscire per fare la spesa. “Mi piace il succo di mango” e mi è arrivato un bottiglione di succo di mango, “Ho la pressione bassa” e mi sono arrivate 2 confezioni di integratori di sali minerali, “Il mio gelato preferito è quello alla fragola” e mi sono arrivate quattro confezioni di gelato alla fragola (sciolto per i 35 gradi, ma vale il pensiero), “Ho finito il credito sul telefono” e dopo pochi minuti mi arriva il seguente messaggio: “Il n. ……….. ti ha appena ricaricato il telefono di 5 Rial”. Fino al fatidico messaggio: “Elsabatta, Do you want to marry me?”. Caro Ali, ti sposerei anche, ma ci sono tre problemi di non poco conto: 1. Gli omaniti non possono sposarsi con gli stranieri. 2. Non voglio fare la serva di nessuno. 3. Sono fidanzata.
Risposta: 1. Ci sono delle eccezioni, e due di queste sono che l’uomo o abbia divorziato già due volte, o abbia più di 40 anni. Io sono divorziato, e ho 41 anni. 2. Appena partorirai il nostro primo bambino ti metto subito la governante e non dovrai fare nulla. 3. Se il tuo fidanzato ti ha lasciata venire qui da sola, che storia è?
Ragazzi, la temperatura supera i 40 gradi, la stagione turistica è finita, la valigia è pronta: si parte per una nuova avventura. Cambogia, aspettami. Bye bye my friends!

Ps: Un plauso va al mio taxista di fiducia Obed, che, pur essendoci una simpatica attrazione reciproca, non ci ha mai provato: infatti è l’unico vero amico omanita che ho.
Ps2: I due ragazzi nelle foto sono del tutto estranei al contenuto di questo articolo.