di federicagaletto
Si chiamava Wilson Bentley, ed è diventato famoso non solo come fotografo ma soprattutto come fotografo di genere molto particolare. In un’epoca in cui anche in America le macchine fotografiche erano costosissime e oggetti considerati “strani” dai più, Bentley un giorno chiese espressamente ai suoi genitori di ricevere in regalo una fotocamera; era il 1883 e lui appena diciassettenne. Due anni dopo, il 15 gennaio 1885, diventò l’unico ad aver fotografato un fiocco di neve. Inizialmente, la gente dubitò dell’autenticità dei suoi scatti ma nel tempo divenne famoso e i suoi sforzi vennero riconosciuti, diventando noto a tutti come Snowflake Bentley. Il suo libro Snow Christals, venne pubblicato nel 1931. Nel corso della sua vita, Bentley scattò più di 5000 fotografie di cristalli di neve e il suo libro ne contiene molte. Per quanto questo testo sia oggi fuori stampa nella versione con copertina rigida, una versione a copertina morbida, economica, contenente le stesse foto originali e mozzafiato è ancora disponibile. Edita da Dover Pictorial Archive, il libro si può acquistare su Amazon a poco meno di 10 dollari. Questa storia, davvero molto romantica e degna di nota spinge a domandarsi cosa fu a spingere il giovane Wilson ad innamorarsi dei fiocchi di neve. O forse sarebbe più lecito domandarsi se fu proprio l’amore per la fotografia, quell’arte nuova e altamente attraente che in quell’epoca rappresentava la diversità più estrema, a condurlo sulla scia dei cristalli di ghiaccio. Una sensibilità acuta, un gusto spasmodico per la bellezza unica che un fiocco di neve contiene, hanno trascinato Bentley, per una vita intera, alla scoperta dell’unicità di ogni fiocco. Perchè non esiste un solo fiocco di neve uguale all’altro.
Wilson “Snowflake” Bentley al lavoro
Lavorava al freddo, raccogliendo i fiocchi di neve caduti su una tavola scura, per poi trasferirli velocemente al microscopio e infine fotografarli prima che potessero sciogliersi. La sua tecnica viene usata ancora oggi. Chiamava i fiocchi “snow blossoms” (fiori di neve) o ” miracles of little beauty” (miracoli di piccola bellezza).
La meraviglia era senz’altro qualcosa di cui Bentley non riusciva a fare a meno. E sapeva, nella sua mente da scienziato- artista- poeta, che le cose non sono mai come sembrano apparire ai nostri occhi. La sua speciale “vista” lo aveva portato a considerare la Bellezza e la Vita su piani strettamente legati e comunicanti, la segretezza insita nei fiocchi di neve, fra le loro punte aguzze e curve dolci lo attraevano fino a volerne comprendere l’essenza più intima. Il mondo è davvero sempre stato colmo di esseri umani che cercavano la Poesia e la Bellezza, la Gioia della Vita, la scoperta esaltante della creazione originaria. Non solo guerre, non solo violenze, non solo contrasti e brutture dunque, ma anche tantissime meraviglie che mi piace portare alla luce. Questa è una di quelle.
Tutte le immagini sono foto originali scattate da Wilson Bentley e oggi di pubblico dominio.