Magazine Cinema
Testamento filmico di Jerome Bixby, autore di alcuni episodi di Star Trek e di Ai confini della realtà, consegnato nelle mani del regista Richard Schenkman, filmmaker dalla carriera non proprio esaltante, The Man from Earth (2007) è un esponente di quella fantascienza che sconfessa la categoria di appartenenza; non ci sono effetti speciali, mostri, o scenografie futuristiche, al contrario: tutta la vicenda è contenuta in un banale soggiorno con divano e caminetto, inoltre sono ugualmente latitanti scene d’azione et similia perché a dare dinamismo, e riescono a farlo, ci pensano soltanto i dialoghi ininterrotti fra gli attori in scena.Queste premesse portano comunque ad affermare che il lavoro di Schenkman macina minuti senza peso, senza che quasi ci si accorga dello scorrere del tempo, e grazie alla forza della sceneggiatura incolla gli occhi allo schermo per tutta la sua durata. Le suggestioni sono molteplici e si rincorrono le une sulle altre: un uomo che vive fin dall’alba dell’umanità porta inevitabilmente con sé una scia di affascinante mistero, e la brama di sapere è così tanta che si entra in sintonia con i vari professori, i quali, a prescindere da una palese stereotipizzazione, incarnano molto bene l’interesse dello spettatore. Mentirei se dicessi che la pellicola non mi ha preso, perché, davvero, la storia scuote e fa sorgere interrogativi che mischiano scienza e religione.
L’intento personale è quello però di valutare il film dal punto di vista cinematografico e lasciare da parte i voli pindarici dell’immaginazione. Nulla da dire sulla positività di una induzione al pensare che un’opera trasmette, e nemmeno mi sento di andare a sfruculiare le debolezze narrative che aldilà di tutto si possono additare (lo si può fare ovunque nel cinema), c’è da dire invece che accantonando un attimo il sapore ammaliante, il lungometraggio pur avendo una buona partenza sceglie poi per esigenze calligrafiche di infognarsi in un tunnel danbrownesco che, per dirla con un francesismo, piscia fuori dal vaso, e non di poco. Le svolte sono sempre apprezzate al pari dei colpi di scena, ma la rivelazione di John è troppo opportunistica per essere accettata, non infastidisce la confessione in sé (Oldman poteva dire anche di essere stato Hitler che non cambiava la sostanza) piuttosto il voler addobbare con una ciliegina da 500 kg una torta che fino a quel momento non aveva sfigurato. Con i dovuti paragoni è come quando negli anni ‘70 un film “normale” veniva insertato di scene osé per renderlo più appetitoso, lo scandalo attira l’attenzione, ed anche se qui non c’è ovviamente niente di osceno, la notiziona indicata da grosse frecce lampeggianti è ben messa in risalto e si dimostra (almeno secondo il sottoscritto) un accorgimento astuto per attrarre il pubblico. C’è inoltre la questione padre-figlio suggerita con sagacia durante la proiezione (“ho un ricordo vago di mio padre”, dice lo psicologo) che però ha un’essenza posticcia, costruita ad arte per dare al finale il tocco drammatico (?) delle soap opera.
Se dovessi giudicare da semplice fruitore del prodotto allora sarei entusiasta perché L’uomo che venne dalla Terra mi ha rapito dal principio alla conclusione, vestendo però i panni critici non posso fare a meno di indicare delle sproporzioni difficilmente tollerabili da uno sguardo che ha la presuntuosità di essere, appunto, critico.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
La vetrina degli incipit - Giugno 2015
L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali... Leggere il seguito
Da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Stasera alle 23 su La7 Drive di Nicolas Winding Refn
Anno: 2011Durata: 95'Distribuzione: 01 DistributionGenere: AzioneNazionalita: USARegia: Nicolas Winding RefnDrive è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Luci e ombre di Calabria
Sono "emigrante". Nel senso che sono emigrata alla fine degli anni Novanta dalla Calabria al Lazio. Sono una di quegli emigranti senza il richiamo forte delle... Leggere il seguito
Da Luz1971
CULTURA, LIBRI -
It's the books, stupid! Reading is sexy in New York. Greenwich Village bookstores
#itsthebooksstupid: inciampare nei libri viaggiando - clicca qui per leggere le parti precedenti. Reading is sexy, and an integral part of the culture in New... Leggere il seguito
Da Bourbaki
CULTURA -
Jurassic World - senza spoiler
Comprate il biglietto. Entrate in sala. Appena si spengono le luci spegnete il cervello. Non chiedete. Non pensate. Non dubitate. Allora Jurassic World sarà un... Leggere il seguito
Da Flavio
CINEMA, CULTURA, FUMETTI, LIBRI -
Anteprima: So che ci sei di Elisa Gioia
So che ci seidi Elisa GioiaPrezzi Cartaceo: € 18,50 Ebook€: 9,99Pagine 406Pubblicato a giugno 2015ISBN 978-88-566-4445-6C’è qualcosa di peggio che essere tradit... Leggere il seguito
Da Madeline
CULTURA, LIBRI