Raffaele Bendandi, romagnolo nato nel 1893 e morto nel 1979, era noto come “l’uomo dei terremoti” in base ad una sua teoria (mai riconosciuta dagli scienziati) basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre.
Studiando questi movimenti, Bendandi scrisse nel 1923, davanti ad un notaio di Faenza, che il 2 gennaio 1924 si sarebbe verificato un terremoto nelle Marche, che davvero accadde, anche se due giorni dopo. Ma i giornali dell’epoca gli diedero grande risalto.
Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria, ma tutti gli diedero del ciarlatano, nonostante Bendandi avesse avvisato le autorità. La sua sotira fa venire in mente quella di Giampaolo Giuliani, il quale disse che il terremoto in Abruzzo del 2009 si poteva prevedere, ottenendo come risposta la condanna della comunità scientifica. Roma e dintorni sono avvisati: speriamo che Bendandi, per una volta, abbia sbagliato previsione.