«Odiatemi, se volete. Mi troverete preparato. Sopporterò il vostro rancore per tutto il tempo che ci vorrà, e non m’importa quanto dovrò attendere prima che arrivi il momento: voi diventerete mia moglie, che vi piaccia o no, e con il tempo imparerete ad amarmi.»
«Come fate a esserne così sicuro?»
«Mia dolcissima Helena, vedo che non avete ancora capito» concluse, aprendo le dita in una carezza a palmo aperto. «Non ne sono affatto sicuro. L’idea di arrivare sul letto di morte e guardare i vostri occhi pieni di sollievo è una paura che mi dilania, ma non posso fare diversamente. Sto facendo un atto di fede.»
“L’Uomo di fede” è un romanzo breve, prequel, agli avvenimenti di “Obsession” la prima opera di Valentina C. Brin. Sono onoratissima di essere qui a leggerlo, per due motivi. Il primo che è sicuramente una storia molto bella, passionale, intensa, di impatto. Il secondo, per me emozionante (ho la lacrima facile che ci volete fare?) è veder citati me e il mio blog nei ringraziamenti. Sarà una cosa da nulla, ma per me è un gesto dal significato immenso.
Inghilterra,
1688. L’amore, quello vero, vale il prezzo del dolore. Il visconte Russell
Spencer ne è convinto e quando incontra Helena Edginton capisce subito che lei
gli scorticherà l’anima. Starle vicino senza poterla avere è un’agonia;
dimenticarla sembra impossibile. Il cuore di Helena però è gonfio di segreti e
quando si dipanano dopo l’ennesimo rifiuto, per Russell si spalancano le porte
dell’inferno. Vendere l’anima diventa l’unico modo possibile per legare a sé
Lady Edginton e il visconte non ha dubbi: per averla è disposto a fare
qualunque cosa, anche calpestare i desideri della donna che ama fino a farsi
odiare.
Dopo “Obsession” e “Il prezzo della passione”, Valentina C. Brin torna con un
nuovo racconto legato alla Obsession saga.
Certe storie riescono a colpire, anche se apparentemente non hanno nulla di particolarmente originale o sorprendente. Quello che meraviglia della Brin è la sua capacità descrittiva e quel pizzico di malizia che rende speciale anche una cena. Dal prologo il lettore non avrebbe mai immaginato che si sarebbe ritrovato in una storia passionale, che cattura immediatamente.
Protagonista indiscusso è il visconte Russell Spencer, il “padre” di Ashton, il protagonista maschile di Obsession. Lo abbiamo visto come irreprensibile e quasi crudele nei confronti del figlio maggiore e con questo romanzo breve se ne chiariscono ulteriormente i motivi. Russell è un uomo che si è sempre dovuto impegnare per ottenere ciò che voleva, un uomo che non si è fermato di fronte a nulla pur di averlo. I sacrifici che ha compiuto sono enormi, ma allo stesso tempo lo hanno forgiato e reso un uomo più forte. Quando il suo amico d’infanzia Charles Rochester lo chiama per una festa, non si sarebbe mai immaginato di trovarsi di fronte, in circostanze molto particolari, la donna della sua vita. Russell è un tipo testardo e paziente, che riesce a sopprimere i suoi impulsi violenti, che sa che la sua fede lo porterà lontano. Helena, la donna che lo conquista dal primo momento, diventa il fulcro delle sue azioni, quasi un pensiero ossessivo, averla come moglie una necessità impellente. Quello che non immagina è Lady Edginton nasconde un segreto, un amore oscuro e vendicativo. Ma Russell non è tipo da tirarsi indietro, ed è questo, a mio avviso, che lo rende speciale, questa sua capacità di non cedere, di rinnovarsi continuamente, di trovare sempre nuovi modo per rendersi disponibile e meritevole di un amore che non può essere soppresso.
La narrazione in terza persona, permette alla Brin di scivolare indisturbata da Russell a Helena, di cui si scoprono i pensieri più intimi e la sua volontà di liberarsi dal giogo di un amore troppo ingombrante, soffocante e pericoloso come pochi. Helena in fondo vuole solo essere felice e rischia qualunque cosa pur di ottenere un pezzo, di quella felicità tanto ambita. Si sa che al cuore non si comanda, e le donne sono sempre pericolosamente attratte dai bruti. Ma d’altronde ciò che conquista Helena è la caparbietà di Russell, la sua dolcezza, le sue prodighe attenzioni, la sua costanza. Un uomo dai valori saldi, che si perde, che sbaglia, che non è assolutamente perfetto, ma che in un certo qual modo però, c’è sempre, con fiducia.
Il tema forte è proprio quello che dà il titolo al romanzo, questa fede incrollabile nella possibilità di creare qualcosa di grande, di superare gli ostacoli e ottenere ciò che si vuole. La perseveranza e il vero amore sono i capisaldi di una iniziativa personale di immenso valore. Credo che la Brin abbia creato una storia godibile, ma allo stesso tempo di ispirazione a non mollare e a credere nella forza dei propri sentimenti. Poi certo non mancano le parti passionali, erotiche ed emozionali.
L’ambientazione è quella dell’Inghilterra del 1688, non ben caratterizzata, a parte per brevi accenni del palazzo reale e degli abiti. Interessante, ma solo di contorno rispetto al centro del libro, che è comunque quella della romance.
Il particolare da non dimenticare? Una camicia da notte…
Una romance intensa e passionale, con un protagonista che lotta con le unghie e con i denti per la donna che ama, che non si scoraggia, che sbaglia, cade e si rialza. Un inno alla fede e alla speranza, con un’atmosfera storica che non guasta.
Buona lettura guys!
Ringrazio immensamente Valentina C. Brin per avermi concesso l’opportunità di leggere questo libro in anteprima in cambio della mia onesta opinione e per avermi regalato un posto nei suoi ringraziamenti. Grazie!
La Serie “Obsession Saga”: