C’era una volta un uomo che, semplicemente, viveva, gli altri vivevano la propria vita come fosse una storia, lui no.
Inutile che vi dica il suo nome, ma se proprio volete potete chiamarlo Tom
Tom non era una persona infelice, o solo, apprezzava il buon cibo, la compagnia delle donne, una serata al cinema e la birra con gli amici.
Ma, semplicemente, non concepiva la propria vita come una grande storia di cui lui era il protagonista, e un po’ gli scocciava, anzi molto, sempre di più.
Gli sfuggivano gli aneddoti, gli mancavano le parole, e quando le trovava, si rendeva conto che non aveva niente di che da dire. Eppure non faceva niente di diverso rispetto agli altri, come mai loro ci riuscivano?
Alla fine Tom si decise a dare una svolta alla propria vita, era il momento di fare qualcosa di emozionante, di unico, qualcosa di cui parlare, anche solo a sé stesso, quindi si recò in un centro di formazione, deciso ad iscriversi a un corso, uno qualunque, gli bastava vivere un’esperienza degna di essere raccontata.
“Salve, vorrei iscrivermi a un corso” disse alla segretaria del centro.
“Quale corso in particolare? Inglese? Balli Caraibici? Immersioni?”
“Immersioni non sembra male… Non avrebbe qualcosa di più estremo?”
“Estremo?”
“Si, estremo”
“Ho capito, lei non concepisce la propria vita come una storia, vero?”
“Eh? No ma che dice? Cosa c’entra?”
“Via, non si nasconda, sa quanti ne passano di qua come lei?”
“Parecchi?”
“Sapesse che coda dal mio collega che si occupa di organizzare gite di gruppo a Pamplona”.
“Ah… Ma come mai?”
“Vede, è tutto legato alla lettura”.
Continua fra un paio di giorni su queste pagine.