L’uragano Sandy sopra New York

Creato il 30 ottobre 2012 da Antoniopechiar @antoniopechiar

Le immagini dal satellite hanno mostrato nubi dense come cotone compresso in arrivo. L’uragano Sandy prima di travolgere la costa nord-ovest degli Stati Uniti aveva già ucciso 69 persone passando sui Caraibi: un bilancio a cui si aggiungono le almeno 35 vittime in New Jersey, New York, Maryland, North Carolina, West Virginia, Pennsylvania e Connecticut, oltre a una donna in Canada che è stata schiacciata da un cartellone della pubblicità strappato dalla forza del vento. Ma è un bilancio provvisorio, destinato a aumentare.

Alla vigilia di Halloween, l’America si è risvegliata in un paesaggio spettrale oltre il peggiore degli incubi. Per il sindaco Michael Bloomberg, nella città dei grattacieli rimasta al buio le vittime sono almeno dieci. E il presidente Barack Obama all’alba del giorno dopo, quando la furia di Sandy si è placata, è per loro che ha pregato: “I nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che sono stati colpiti dalla tempesta” ha scritto su Twitter.

Gli Stati Uniti sono stati travolti dalla furia di Sandy ieri sera. Allagati, bloccati, piegati, e spenti. Tra le persone scomparse ci sono anche tre bambini: uno aveva otto anni.

La tempesta ha toccato terra ad Atlantic City intorno alle 20 locali, con venti a 130 chilometri orari e onde di quattro metri che hanno sommerso la città. Per più di un milione di persone è stato dato l’ordine di evacuazione, ma in pochi sono riusciti a rispettarlo. Nella città del gioco sono rimaste accese le luci dei casinò, ma il resto della città si è spento. E negli Stati colpiti circa 8,1 milioni di cittadini sono rimasti al buio.

L’uragano Sandy ripreso dal satellite del NOAA il 29 ottobre 2012.
Crediti NOAA: http://www.noaa.gov/

Le metropolitane sono chiuse e a New York lo rimarranno almeno per cinque giorni; i negozi barricati; le strade ricoperte d’acqua e deserte. Nel nord del New Jersey sono state evacuate tre cittadine per lo straripamento del fiume Hackensack a Moonachie che ha causato allagamenti con l’acqua di un metro e mezzo nei centri di Little Ferry e Carlstadt, tutti una trentina di chilometri a nord di New York. La polizia con alcune imbarcazioni ha portato in salvo 200 abitanti che si sono calati dai piani superiori delle abitazioni. E’ una “devastazione inimmaginabile” ha detto il governatore dello Stato, Chris Christie, parlando di intere aree completamente sommerse e di danni a strade, ferrovie, ponti. “E’ qualcosa di mai visto, è terribile”.

A New York le gru mosse dal vento fortissimo hanno messo in pericolo grattacieli di vetro e tre ospedali sono stati evacuati. Oltre 200 malati sono stati trasportati in braccio per le scale, perché gli ascensori erano fuori uso. Le scuole e i tre principali aeroporti sono stati chiusi, le linee elettriche hanno subito danni senza precedenti. Il blackout che ha colpito la città è il più grave da quello del 2003. A Battery Park l’acqua ha superato i quattro metri di altezza, battendo il record del metro raggiunto a Manhattan durante il terribile uragano Donna nel 1960. Le acque hanno cominciato a ritirarsi solo in mattinata, quando Sandy è stato declassato a ciclone post-tropicale. Sette gallerie della metropolitana e sei depositi degli autobus sono completamente allagati. “E’ stato l’uragano del secolo”, ha detto il sindaco Michael Bloomberg.

Mappa che mostra la quantità di precipitazioni sull’intero territorio americano aggiornata al 29 ottobre 2012. A lato, sulla destra della cartina, sono riportate la quantità d’acqua in diversi colori.
Fonte NOAA: http://water.weather.gov/precip/

Tre, per alcune fonti cinque, sono le centrali nucleari chiuse. A Oyster Creek, sede del più vecchio impianto del New Jersey, era scattato il livello di allerta 2, il secondo dal basso su una scala di 4, per l’innalzamento del livello dell’acqua nel serbatoio per il raffreddamento. Nello stato di New York, d’altra parte, la compagnia ‘Entergy’ ha chiuso uno dei reattori della propria centrale di Indian Point a causa di “problemi esterni alla rete elettrica”, mentre un altro continua a funzionare a piena capacità. Nessun impianto atomico americano era stato chiuso in previsione dell’arrivo di Sandy, anche se la centrale di Waterford, nel Connecticut, aveva ridotto la produzione del 25 per cento.

Il ‘day after‘ è cominciato sotto un cielo grigio e pesante. E’ la seconda tempesta che gestisce Obama, dopo che Isaac aveva colpito la Lousiana e la Florida alla fine di agosto, e oggi, con lo stesso tono, il presidente americano ha dovuto dichiarare lo “stato di calamità” per New York, New Jersey e Long Island. Il provvedimento renderà possibile erogare fondi federali per chi è stato colpito dal disastro, compresi prestiti per trovare alloggi alternativi e per far riparare le abitazioni.

Ora si comincia a rimettere a posto e a contare i danni. I sondaggi delle elezioni americani sono stati fermati e la campagna elettorale è già al terzo giorno di stop. I seggi sono stati chiusi in Maryland e in molte contee della Virginia. “Bisogna aiutare i soccorritori e eseguire le loro istruzioni”, ha detto Obama. La campagna elettorale “non mi interessa”.

E in Conneticut il governatore Dan Malloy ha chiesto ai propri cittadini dal suo account Twitter di “appendere un lenzuolo bianco sulle finestre per chiedere aiuto o se siete bloccati”. A Philadelphia il peggio è passato, ha invece scritto il sindaco Michael Nutter, mentre a Boston sono ripresi i servizi di trasporto.

Con l’avanzamento nell’entroterra degli Stati Uniti orientali, Sandy ha perso potenza, con raffiche si vento che sulla Pennsylvania hanno soffiato a 105 chilometri orari. La pioggia è diventata neve. In West Virginia ha raggiunto dai 30 ai 90 centimetri totali, tempeste di neve anche in Tennessee e North Carolina. I trasporti sono bloccati. Oltre 5.700 i voli cancellati solo oggi. Considerando lunedì, il totale è di 15.500, più di quelle causate dall’uragano Irene.

Il ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, ha riferito che non risultano italiani in pericolo per la tempesta ma ha assicurato che la Farnesina segue gli sviluppi in tutte le aree coinvolte.

Sandy, hanno spiegato i meterologi, “è simile all’uragano Irene, che già lo scorso anno aveva interessato le stesse zone perdendo potenza  poco prima di attraversare la città di New York. Uragani di questa intensità, a quelle latitudini, sono una novità degli ultimi anni: gli Stati e le contee costiere del nord degli Stati Uniti rientrano oramai nella dinamica di fenomeni tipicamente tropicali”.

La traiettoria seguita dall’uragano Sandy dalla sua formazione fino al passaggio per New York.
Sopra sono riportate le categorie dell’uragano durante tutto il suo percorso.
Fonte Wunderground.com: http://www.wunderground.com/hurricane/at201218.asp

Greenpeace ha aggiunto che fino a ottobre la temperatura dell’oceano al largo delle coste del medio Atlantico è stata di 1,3 gradi superiore alla media, consentendo all’uragano di prendere potenza. Il riscaldamento dei mari ha causato più evaporazione, e quindi Sandy è più piovoso della norma. Ha scaricato su Haiti 250 millimetri di pioggia e sta facendo registrare precipitazioni record negli Stati Uniti.

Traiettoria più dettagliata dell’uragano al passaggio sopra la costa degli Stati Uniti.
Fonte The Huffington Post: http://www.huffingtonpost.it/2012/10/29/uragano-sandy-emergenza-east-coast_n_2037705.html

Nonostante tutto, si trova sempre il modo di scherzare come mostra il video successivo.



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Eso-Terre nate tra bracci di polvere

    Un fotogramma preso dalla simulazione dell’evoluzione di un disco protoplanetario. In arancio sono visibili i bracci a spirale. Leggere il seguito

    Il 26 giugno 2015 da   Media Inaf
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • Quanto valgono i nostri dati?

    MAGGIORI POSSIBILITA’,PIU’ VELOCITA’,INFINITI SERVIZI PERLOPIU’ GRATUITI. Questi sono solo alcuni dei motivi per cui le tecnologie e il web 2. Leggere il seguito

    Il 25 giugno 2015 da   Ilfattaccio
    ATTUALITÀ, ECOLOGIA E AMBIENTE
  • Si è conclusa la missione LightSail

    Dopo aver trascorso 25 giorni nella bassa orbita terrestre, si è ufficialmente conclusa la missione LightSail della Planetary Society. Il CubeSat, decollato all... Leggere il seguito

    Il 25 giugno 2015 da   Aliveuniverseimages
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • La nebbia di carbonio all’alba cosmica

    Alcune delle antenne di ALMA fanno capolino in questa visuale panoramica dell’altopiano Chajnantor, scattata da una postazione vicino alla cima di Cerro Chico.... Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2015 da   Media Inaf
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE
  • Svolta green per Alitalia: in arrivo il biocarburante

    L’amministratore delegato di Alitalia, Silvano Cassano, ha anticipato, in occasione del summit Iata, alcune innovazioni del settore aereo. Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Deboramorano
    ECOLOGIA E AMBIENTE, RICERCA
  • DarkSide-50 si dà ARIA

    Indagare il lato oscuro del nostro universo: è questa la missione di DarkSide-50, il nuovo detective hi-tech che andrà a caccia di materia oscura. Leggere il seguito

    Il 22 giugno 2015 da   Media Inaf
    ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE