Ospitiamo oggi un testo di Urlo (qui), ma è doveroso buttare giù qualche riga su quest'uomo e su come ha influito nella mia vita.
Forse non tutti sanno che l'enigmistica (e La Settimana Enigmistica in particolare) è stata per buoni 30 anni della mia vita una compagna fedele e appassionata. Un filo conduttore di un pensiero, fatalmente deviato come l'argomento richiede, che mi ha guidato dall'adolescenza alla maturità offrendomi sempre spunti emotivi e fette di realizzazione personale notevoli.
Il merito di questa passione è, giustappunto, di Urlo (l'anagramma del suo nome cognome è "firmali Urlo") che altri non è che il padre del buon vecchio Leo.
Tanto per capire che tipo è:
Flashback n. 1 - L'incontro
Leo: Babbo ciao, questo è Hombre.
(Urlo stava armeggiando a una pianta di filodendro)
Urlo: Ti piace 'sta pianta?
Io: Uh, sì.
Urlo (porgendomi una foglia staccata): Tieni allora, mangia!
Io: ... (di stucco).
Leo: Non ci far caso, è fatto così.
Flashback n. 2 - Alain Delon
Ce lo ritrovammo davanti all'uscita da scuola con una Settimana Enigmistica verde in mano, appena uscita, con l'attore francese in copertina e un rebus mio pubblicato a pagina 36. La reazione immediata fu una sensazione di euforia e incredulità, ma è stato anche il momento in cui ho realizzato che ogni traguardo sarebbe stato possibile, a volerlo e a crederci. (pure la Cucinotta, pe' dire)
Flashback n. 3 - Carogna bigia
Quando lavoravo al forno con Leo e venerdì sera montavamo a mezzanotte, io passavo da casa sua un paio d'ore prima, durante le quali giocavo a scacchi con Urlo.
Durante una partita, nella quale lo stavo disintegrando mangiandogli pezzi su pezzi come non fosse esistito un domani, lui mi apostrofava continuamente con "Carogna bigia, carogna bigia". Salvo poi, fregarmi con il matto sull'ultima colonna al re arroccato, è un matto tipico che dovrebbe avere anche un nome vero (scacchisti mi leggete?) ma per me resterà sempre il matto di carogna bigia.
Flashback n. 4 - Forza Italia
Fare delle vignette antiberlusconiane per anni mi portò a ricevere una lettera direttamente da Denis Verdini (timbrata e firmata), il responsabile del partito del cav. nell'area fiorentina. Una missiva decisamente intimidatoria che mi fece pensare di rivolgermi a un avvocato. Questo fino all'arrivo di una seconda lettera in cui Urlo si smascherava e mi pigliava sonoramente per i fondelli. Nel testo della prima c'era una serie di indizi che mi avrebbe permesso di scoprirlo se solo ne avessi compreso almeno mezzo.
Questo per darvi un'idea di chi è Urlo, ecco, uno che è fatto così, uno che il gioco di parole ce l'ha nel sangue e che, per mia fortuna, me ne ha trasfuso un paio di sacche.