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L’Usb: il decreto sviluppo dà il via a licenziamenti di massa, sciopero generale il 22 giugno

Creato il 17 giugno 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Le misure adottate dal Consiglio dei Ministri hanno come vero obiettivo quello dello smantellamento della Pubblica Amministrazione e del welfare nel nostro Paese, è il commento di Massimo Betti, dellEsecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego. Dopo averlo promesso ad Obama e alla Merkel, Monti si appresta a privatizzare tutto ciò che ha una funzione pubblica, e a questo
scopo taglia centinaia di migliaia di posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione.

Prosegue il dirigente USB: I cosiddetti tagli lineari ai ministeri, che avranno inizio con leliminazione del 10% dei lavoratori pubblici della Presidenza del Consiglio e del Ministero dellEconomia, nonché la soppressione dei Monopoli di Stato e dellAgenzia del Territorio,
determinano in forma automatica migliaia di lavoratori in esubero, che se rapportati, come sembra nelle intenzioni del Governo,  a tutta la P.A. raggiungeranno la quota di oltre 300.000.

Il Governo  sottolinea Betti – dà così inizio ad un percorso, preannunciato con  l’accordo firmato lo scorso 3 maggio da Cgil Cisl Uil e sindacati autonomi, che porterà a licenziamenti di massa. Il 22 di giugno, nell’ambito della giornata nazionale di sciopero intercategoriale indetto da
USB e dal sindacalismo di base e conflittuale, i lavoratori pubblici avranno una grande opportunità per esprimere tutto il loro dissenso e far emergere la giusta rabbia che negli uffici, negli ospedali, nelle scuole, nei comuni si respira quotidianamente, conclude Betti.

Roma, 15 giugno 2012

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