Giovanni Verga
La Associazione “Amici della Città di Vizzini” di Milano, aderente a Sicilia Mondo, ha dedicato la ricorrenza dei 10 anni di attività all’illustre concittadino vizzinese Giovanni Verga, drammaturgo verista e fotografo, con un intenso programma culturale di due giorni presso la Palazzina Liberty.
Patron della celebrazione il carismatico Presidente Pippo Garra.
La manifestazione ha avuto inizio con una Rassegna d’arte, aperta al pubblico, nella quale sono state esposte 85 foto dello scrittore verista selezionate tra quelle appartenenti alla collezione Garra Agosta e 40 dipinti dei pittori di Assovizzini che si sono cimentati sul tema “Se Giovanni Verga tornasse a Milano”.
fotografia di Giovanni Verga
Giovanni Verga visse a Milano venti anni, dal 1872 al 1893, sempre in compagnia della macchina fotografica.
La mostra si ripromette di mettere in luce un aspetto poco conosciuto e certamente inedito di Giovanni Verga fotografo. Una passione che non si conosceva.
Sarebbe rimasta tale se nel 1966 il vizzinese Giovanni Garra Agosta non avesse scoperto un fondo di circa 500 lastre, pellicole ed altro materiale fotografico passatogli dal nipote dello scrittore, Giovannino, ora al Museo Immaginario Verghiano di Vizzini, fatto conoscere con una mostra itinerante di successo.
Verga privilegiava fotografare contadini, proprietari, cameriere, operai, pastori, amici intellettuali, paesaggi naturali dell’epoca. Dal vero. Cercava di cogliere dagli occhi delle persone la loro profonda mestizia ed insoddisfazione della vita. Tutte persone ed ambienti che gli ispiravano poi i personaggi delle sue novelle e dei suoi romanzi. Tutte fonti che segnarono il trionfo del verismo verghiano. Stranamente non risultano foto sulla città di Milano.
Nel contesto dell’intenso programma culturale, applauditissima la tavola rotonda sul tema “Giovanni Verga scrittore e fotografo verista – L’importanza della fotografia nell’arte pittorica”, alla quale hanno partecipato il sindaco di Vizzini Marco Sinatra, il Direttore dei Musei civici vizzinesi Massimo Papa, l’attrice Lydia Alfonsi, interprete di Bianca Trao nella pellicola “Mastro Don Gesualdo”, autorità, docenti e giornalisti, nell’intento di trasformare la mostra in una esposizione itinerante da proporre alle scuole.
Il Presidente Garra, nella sua relazione in apertura della tavola rotonda, ha ripercorso le tappe dei 10 anni ricordando nella sua intensa attività fatti, iniziative, di cui alcune di autentico evento, che hanno polarizzato la attenzione della società culturale meneghina e la numerosa comunità siciliana che vive a Milano.
Garra, a conclusione della sua conferenza, si è dichiarato soddisfatto per i risultati raggiunti in questo primo decennio sulle seguenti linee operative: avere fatto della Assovizzini una centrale culturale di sicilianità e di arte riconosciuta ed apprezzata dalla società milanese. Avere costruito un ponte di relazioni e di affetti con la città di Vizzini, attirando le simpatie di tantissimi corregionali. In modo particolare, si è detto soddisfatto per avere acceso i riflettori su grande vizzinese Giovanni Verga, mai sufficientemente valutato, con un ritorno storico, culturale e turistico all’amata Vizzini. Soddisfatto sì…ma siamo ancora sul nastro di partenza.
Nel corso della manifestazione che ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico, di studiosi e di giovani, è stato proiettato il documentario “Vizzini mai vista così”, ripresa aerea con drone “Città Teatro Verghiana”.
A chiusura della manifestazione la proiezione del film “Cavalleria rusticana” di Mascagni, girato da Franco Zeffirelli.