La bacca di maqui: sopra ogni antiossidante

Creato il 07 agosto 2013 da Rossellagrenci

La bacca di Maqui o Maqui Berry cresce come un arbusto, l’”Aristotelia Chilensis”, nella pampa della Patagonia. Tali bacche, di un intenso blu brillante, maturano in estate, e vengono raccolte dopo qualche mese, quando sono dolci e succose, con un sapore che ricorda quello del sambuco.

Una pianta adulta di Maqui produce appena 10 kg di frutti ogni 7 anni, e questo nonostante sia un arbusto sempreverde, molto ramificato ed esteso. Ciò avviene a causa delle condizioni proibitive in cui si sviluppano tali frutti: temperature fredde, esposizione all’ozono, e venti violenti.

E proprio in reazione all’ambiente così estremo, la pianta del Maqui risponde con una sovrapproduzione di delfinidine, un polifenolo particolare, più idrosolubile e meno amaro, e soprattutto con il massimo potere antiossidante riscontrato finora in natura.

Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che alti livelli di delfinidine stimolano notevol­mente l’enzima della vita, ossia quell’interruttore metabolico presente in ogni cellula che aumenta la produzione di energia chimica fornita dalle calorie alimentari, e al contempo rallenta il processo d’invecchiamento.

Oltre a ciò le bacche di Maqui sono ricche di:

- vitamina E, utile nella protezione delle cellule dallo stress ossidativo;
- vitamina B5, che riduce stanchezza e affaticamento, aumenta le prestazioni mentali e ripristina il normale metabolismo energetico.  
- vitamina C, rinforza le difese immunitarie.
Inoltre le Bacche di Maqui hanno importanti proprietà medicinali: antibatteriche, toniche ed astringenti, analgesiche e febbrifughe, antitumorali e sono più antiossidanti delle bacche di Acai!

Le sue innumerevoli qualità rendono le Bacche di Maqui il sovrano indiscusso della famiglia delle cosiddette “superbacche”, sopra a goji, mirtili, cranberry, sambuco, ribes ed acai, nonchè il miglior alleato per contrastare l’infiammazione cellulare, di ossa e articolazioni.

In Cile le bacche del Maqui vengono usate per preparare succhi di frutta, marmellata e gelati.

Attualmente le bacche di Maqui sono commercializzate sotto forma di succhi e infusi: una tazza per 3-4 volte al giorno permette di usufruire delle proprietà di questa pianta, oltre ad accelerare la guarigione di ulcere e ferite.

Il Succo di Maqui (vi consiglio quello della Salugea) ha notevole efficacia antiradicalica: contrastando efficacemente l’azione dei radicali liberi, previene l’invecchiamento dei tessuti.

Il succo è la forma migliore per assumere gli ottimi principi nutritivi del frutto: è ricco di vitamina C, ferro, calcio e potassio. Grazie alle sue proprietà toniche ed astringenti, è utile nei casi di dissenteria. Il succo di Maqui è inoltre particolarmente ricco di antocianine: supporta il buon funzionamento del sistema cardiocircolatorio, favorisce notevolmente l’ossigenazione dei tessuti ed apporta benefici all’apparato epatico. In virtù di queste sue preziose proprietà è particolarmente apprezzati dagli sportivi.

  • Concentrato antiossidante
  • Antinfiammatorio naturale
  • Proprietà analgesiche e febbrifughe
  • Supporto al sistema cardiocircolatorio
  • Ottimo nutrimento per sportivi

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